Oriente e Occidente

From: Stefano <iching_at_tin.it>
Date: 1998/06/28

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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa

Ha scritto, in risposta al mio msg del 21.06.08:

C'e' un vantaggio: che mi posso risparmiare di aggiungere di mio, visto
che sono pressoche' completamente d'accordo con quello che scrivi.
Per me esiste solo un problema: perche' accade questa confusione? Scarsa
chiarezza di idee? Tentativo di portare acqua alla propria tesi?
Riflesso della sostanziale inadeguatezza dell'educazione scientifica?
Pretesa di una certa cultura "umanistica" di poter trattare e
comprendere cose che in realta' sono al di fuori del proprio orizzonte?
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Ciao Elio.
Ritengo fondate tutte le ipotesi che tu fai in risposta al mio msg rispetto
alle possibili cause della confusione che io postulo tra "sistemi" di
conoscenza diversi... tra conoscenza di s� e del mondo fisico.
Conosci e condividi la mia posizione ma io, sebbene abbia una mia posizione
abbastanza chiara, che si potrebbe definire "determinista", voglio fare
l'avvocato del diavolo.
Approfitto quindi dell'attenzione dedicatami da persona della tua competenza
in campo fisico per riproporre il problema in forma diversa.
Supponiamo che, al di la di tutte le motivazioni "secondarie", ai "secondi
fini" o ragioni improprie cui tu hai fatto cenno, si ponga l'ipotesi
dell'esistenza di relazioni non-causali tra gli eventi...
Cerco di spiegarmi:
Ho vagamente (molto vagamente) sentito fare cenno a teorie di NON-LOCALITA'
e di SINCRONICITA' per cui (se ho inteso bene) si ipotizza che alcuni eventi
possano essere legati da relazioni non dipendenti dalla prossimit� fisica o
in cui la relazione CAUSA-EFFETTO "perde significato" (non so come spiegarmi
meglio) nel senso che viene a cadere la consequenzialit� temporale tra lo
stato "precedente" e lo stato "seguente". Nel senso che magari uno stato �
comunque necessario e/o sufficiente alla manifestazione di un altro stato ma
non � detto che il primo si verifichi prima del secondo (assurdo, lo so...)
Poi se sia perch� il tempo non avrebbe l'andamento lineare che noi gli
attribuiamo, o per altro... non saprei.

Quello che io penso � che la forma che il tempo prende nella nostra
interiorit� profonda, in particolare nell'inconscio, sia effettivamente non
lineare... e questo potrebbe fornire argomentazioni apparentemente valide a
chi vuole sovrapporre il pensiero orientale (come ho detto particolarmente
attento proprio all'interiorit�) e qualche ipotesi della realt� fisica che
possa "somigliarvi" come, magari solo per chi non la conosce bene, la MQ.
Questo perch� il mondo interiore � il mondo dei "desideri", delle pulsioni,
della fantasia e come tali non hanno niente a che vedere con la "realt�": io
posso desiderare ed immaginare qualsiasi cosa, anche non logica (forse fino
ad un certo limite che sarebbe interessante identificare), anche non
aderente alle leggi fisiche, sociali, o altre di cui faccio esperienza nel
mondo. Ma poi devo fare i conti con la realt� "vera" che pone i propri
limiti... vedi Freud e il "Principio di Realt�" che, tra l'altro, deve fare
i conti anche con il tempo (!) (?).

Quindi chiedo a te e a chi altro voglia intervenire se si vi sono
effettivamente teorie fisiche che ipotizzino una realt� strutturata in modo
cos� diverso, cos� "irrazionale".

Grazie a tutti.

Stefano.
Received on Sun Jun 28 1998 - 00:00:00 CEST

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