Paolo B. wrote:
>
> On 25 Jun 1998 23:41:21 +0200, "Salvatore Terracciano"
> <ET_at_netgroup.it> wrote:
>
> >>Ringrazio chiunque sappia darmi delle informazioni sulla "fusione a
> >>freddo" che qualche hanno f� ha destato grande interesse.
>
> >Una trovata giornalistica, in gergo una BUFALA.
>
> Forse e' una bufala come la hanno presentata i gironali.
> Ma il fenomeno esiste quasi sicuramente.
> Lo stanno studiando attivamente alcuni ricercatori italiani, mi pare a
> Pisa.
>
> Chi ne sa di piu'?
Dunque, al principio ci fu una conferenza stampa di due chimici che
sostenevano che una particolare cella elettrolitica con acqua pesante
al posto della normale acqua con elettrodi di palladio e platino fosse
in grado di fornire piu' energia di quanta se ne immettese al suo interno
con una batteria applicata ai poli. I signori attribuivano questo surplus
di energia ad una possibile reazione di fusione nucleare controllata.
Fatti i primi conti pero' si ci accorse che la dose di neutroni emessa
per giustificare il surplus di energia prodotta avrebbe potuto di sicuro
uccidere i due elettrochimici. Fu ipotizzato un modello di reazione di
fusione nucleare che prevedeva bassi flussi di neutroni in uscita.
In quel tempo io ero un borsista ai laboratori nazionali di Frascati ed
il mio capo, F. Celani esperto di elettronica dei rivelatori di particelle
nonche' nella realizzazione di rivelatori di neutroni stava misurando con
il frof. Rindi il flusso di neutroni all' interno dei laboratori del Gran
Sasso prima dell' inizio degli esperimenti. Dunque avevamo la cosa piu'
difficile da reperire (il know how e dei sensibilissimi rivelatori di
neutroni), quindi cominciammo a provare anche noi con una cella di fortuna,
ma tutte le misure all' epoca erano fatte con celle simili alla nostra.
Ricordo che non se ne cavava un ragno dal buco e quindi trasferimmo tutto
l' apparato sotto il Gran Sasso. Una notte mentre ero di turno alla presa
dati all' improvviso i contatori iniziarono a contare in modo sospetto,
molto piu' del fondo ambientale e mentre cercavo di capirci qualcosa mi
afferrarorono e di peso mi trascinarono un centinaio di metri lontano. Dopo
poco il conteggio anomalo fini' e nel giro di 15 minuti arrivo' lo spumante,
tutti sembravano impazziti e non riuscimmo a fare piu' nulla di serio.
Era fusione nucleare ?? Francamente ancora oggi non so rispondere. Forse no,
visto che in seguito non si e' piu' riuscito a riprodurre lo stesso fenomeno
ma solo cose vagamente simili. Il grosso problema della fusione fredda e che
era praticamente impossibile eseguire esperimenti riproducibili e quindi
dopo un po' non avendo trovato nulla di sicuro si abbandonava. Ad esempio in
modo autonomo prof. Scaramuzzi dell' enea stava misurando il flusso di neutroni
proveniente da un contenitore di trucioli metallici in deuterio gas e anche
lui durante un fine settimana, laboratorio chiuso, tutti a casa, ottenne
una notevole emissione di neutroni. Fini' in prima pagina su tutti i quotidiani
e ricevette anche un messaggio del presidente del consiglio dell' epoca, ma
poi col passare dei mesi la difficolta' di riprodurre l' evento fece scemare
l' interesse e abbandonare tali ricerche.
Io ripresi poco dopo ad occuparmi di superconduttivita', il mio mestiere, e
del breve periodo nel quale ho fatto esperimenti di fusione fredda non rimane
che un pallido ricordo. Qualcuno e' rimasto a tentare di capirci qualcosa, ma
non sono molto considerati. Le conferenze di fusione fredda sono frequentate
da un numero di ricercatori decrescente e a meno di fatti clamorosi penso che
la fusione fredda si estinguera' quanto prima.
Questa e' la fusione fredda, ho avuto l' onore di vederla in prima persona
solo perche' ero la persona giusta al momento giusto nel posto giusto e vi
devo confessare che ancora oggi non so se c'e' qualcosa di vero oppure no.
Grazie per la vostra attenzione e scusate se l' ho fatta lunga, se volete sono
a vostra completa disposizione per eventuali dettagli ed omissioni.
Aniello Saggese
--
Aniello Saggese: E-mail saggese_at_physics.unisa.it
Department of Physics
University of Salerno
84100 Salerno Italy
Received on Wed Jul 01 1998 - 00:00:00 CEST