Verso di percorrenza dell'aereo, influisce sulla durata del viaggio?

From: Kvochur <Kvochur_at_tuttocitta.it>
Date: 1998/07/02

Kvochur wrote in message <6ls7pf$d4s$2_at_menelao.polito.it>...
>>La differenza e' meno dell'1%, ma c'e'.
>>Sarei curioso di sapere se i piloti lo sanno...
>>Ne dubito, perche' gli effetti atmosferici saranno di gran lunga piu'
>>importanti.
>
>posso chiedere al mio istruttore, che era un pilota Alitalia
>su rotte intercontinentali....ed inoltre si era laurato in Fisica
>negli Stati Uniti...


...bene...spero di ricordarmi correttamente quello che ha detto perchh non
ho preso appunti :-)
(e in queste cose sono una vera testa di legno...all'esame dell'attestato di
volo avevo sbagliato proprio un quiz
sulla forza di Coriolis!!!)

mi ha detto:

1)che h questo effetto non h una novit` per gli addetti ai lavori, ossia che
h sempre
stato studiato e risaputo dai piloti, sono anche stati scritti alcuni
articoli a riguardo.
2)E' difficile valutarne gli effetti nei voli dall'Europa agli
Stati Uniti (quelli che faceva lui) perchh sopra l'Atlantico, lungo le rotte
seguite alle alte quote dove volano gli aerei di linea, ci sono forti
correnti che vanno proprio da Ovest a Est, quindi in questo caso volando
verso Est si h gi` favoriti notevolmente dalle correnti.
3)Il volo del Voyager,l'aereo che qualche anno fa fece il giro del mondo
senza scalo e senza rifornimento in volo
(se mi ricordo bene,si trattava di un bimotore con un'elica spingente e una
davanti,che aveva ali ad elevatissimo allungamento che sembravano piy quelle
di un aliante che non quelle di un aereo ed era costruito interamente in
compositi) fu pianificato anche tenendo presente questo fenomeno.
ByE,
Kvochur
Received on Thu Jul 02 1998 - 00:00:00 CEST

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