La clessidra che sale e che scende.

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1998/07/02

Srinivasa ha scritto:
> Si tratta di porre una clessidra in un tubo pieno di acqua e
> di diametro pari a quello della clessidra stessa.
Non proprio pari: un pochino maggiore.

> Quando la sabbia contenuta della c. ha terminato di scendere
> nell' ampolla inferiore (e la c. e' adagiata sul fondo del
> tubo) si osserva la c. tornare per un certo tratto verso
> l'alto.
Hai saltato un passaggio (si vede che leggevi di straforo :-) ).
Il tubo e' chiuso da entrambi i lati.
1) Si comincia con la clessidra che galleggia, e ha la sabbia in basso.
2) Si capovolge il tubo: ora la clessidra sta a fondo, e ha la sabbia
nella parte superiore.
3) Per un po' non succede niente, poi capita quello che dici tu, o
meglio, la clessidra risale fino in cima.
Dopo di che, puoi capovolgere di nuovo il tubo, ecc.

> Il testo (ammesso che abbia ben interpretato la dinamica
> degli eventi, cosa non chiarissima dalla sommaria decrizione
> offerta), da una spiegazione in termini di attrito, ne sapete
> di piu'?
L'ho vista in funzione qualche mese fa.
Nella fase 2), la clessidra, che e' piu' leggera nella parete inferiore,
senza sabbia, tenderebbe a capovolgersi, ma e' impedita dalle pareti del
tubo.
Quindi si mette di sghembo, e fa attrito contro le pareti. Ecco perche'
non risale. Se dai dei colpetti al tubo riesci a farla salire.
Nella fase 3) la sabbia e' scesa, e la posizione di eq. stabile della
clessidra e' quella che ha gia': quindi si mette dritta, non preme piu'
sulle pareti, cessa l'attrito, e la cl. e' libera di risalire.

Sono stato chiaro?
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Thu Jul 02 1998 - 00:00:00 CEST

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