On 23 Jun 1998 15:19:54 +0200, KEEPAWAYtommy_gun_69_at_hotmail.com (Tommy
Gun) wrote:
Ringrazio anzitutto V. Moretti per la sua velocissima risposta, che
comunque ... non mi convince troppo.
>gofpierpaoli_at_ti.tws.it (Goffredo Pierpaoli) one time typed on the
>computer keyboard :
>>Come determinare ora che detto campo "longitudinale" si propaga alla
>>velocita' della luce?
>Scusa, ma tu metti in dubbio che il campo elettrostatico si propaghi
>alla velocita' della luce?
Non metto in dubbio che un campo elettrostatico si propaghi
longitudinamlente, ma non riesco a capacitarmi del fatto che possa
propagarsi proprio alla velocita' "c". Mi spiego meglio : non riesco a
trovare uno straccio di soluzione di equazione differenziale che mi
faccia vedere come si propaga un campo elettrostatico.
Ammettiamo che in x=xo non ci sia carica; metti che a t=to la carica
Q=e ci sia. Ovviamente si ha una irradiazione di un fronte di onde
elettromagnetiche. In un punto P a distanza D da xo, per un certo
lasso di tempo, non c'e' nulla (ne campi e.m. ne campi
elettrostatici). Successivamente in P passa un campo di onde em dovuto
al fatto che in xo la carica da Q=0 e' diventata Q=e. Dopo il
passaggio del campo di onde em, essendo la carica Q ancora presente in
xo, in P si dovra' "sperimentare" o comunque dovra' essere sede SOLO
DI UN CAMPO ELETTROSTATICO (longitudinale); tale campo continuera' a
persistere nel tempo in P, quindi "meccanicisticamente" dovra' essere,
diciamo moolto scorrettamente, essere "rifornito". Con che "velocita'"
sara' effettuato tale "rifornimento" di campo elettrico? Da qui ...
con che velocita' si propaga un campo elettrostatico?
Tu lo sai? A leggere la tua domanda/risposta
>Scusa, ma tu metti in dubbio che il campo elettrostatico si propaghi
>alla velocita' della luce?
sembrerebbe che tu abbia preso solo come assunto che si propaghi alla
velocita' della luce. Io ancora no, anche se probabilmente cosi' sara'
(v=c). Il mio problema e' riuscire proprio a far "vedere" che cio' sia
possibile. Se e' per questo, possiamo anche prendere l'equazione
d'onda di Maxwell ed applicarla al caso di una carica isolata
(localizzata, con una Delta di Dirac) che per t<to ha valore nullo e
che per t>=to abbia valore diverso da zero e costante (una funzione a
gradino, insomma), e poi sbattere il tutto in un termine "forzante" a
secondo membro fatto da un misto di Delta di Dirac spaziale e una
funzione a gradino per la parte temporale, e trovarci la solita
Funzione di Green. Ma c'e' una cosa che mi "scoraggia" :
nell'equazione di Maxwell, al primo membro, nel D'Alembertiano, gia'
compare un "c^2", quindi si da per scontato che la parte
elettromagnetica si propaghi a velocita' pari a quella "della luce",
mentre non c'e' verso per dire la stessa cosa della componente
elettrostatica del problema.
Non so se mi sono spiegato.
Comunque se hai qualche suggerimento o qualche costruttiva critica da
offrirmi, te ne saro' grato.
Ciao : Goffredo Pierpaoli
Per rispondere via email mettere ri al posto di ti
Received on Thu Jun 25 1998 - 00:00:00 CEST
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