Curiosita' sul fondo di radioattivita' naturale

From: <lino.zamboni_at_gmail.com>
Date: Sat, 2 Sep 2017 08:46:23 -0700 (PDT)

Per Valerio.
Visto che non ti risponde nessuno ti dico qualcosa a "braccio".
a)eliminiamo situazioni assurde o improbabili quali essere esposti a:
Radiazione diretta da reattori nucleari,
ordigni nucleari, acc.di particelle, Tolamak, etc. che comunque non hai nominato.

b)tra le fonti naturali (decadimento radioattivo) e quelle comunemente artificiali escluderei al momento i raggi cosmici e separarsi la radioattività per
ingestione ed inalazione da quella più
comunemente intesa (irraggiamento esterno).Come vedi le cose sono abbastanza articolate e non è detto che
non mi sia dimenticato qualcosa.
c)irraggiamento (dall') esterno:
Radiazione Beta e Alfa (alle energie dei normali decadimenti considerati) provocano danni superficiali molto limitati.
Radiazione elettromagnetica (raggi x, ma
soprattutto Gamma).Questi ultimi possono
provocare bruciature (tipo laser ma in
profondita') e ionizzazione con successivamente ricombinazione inappropriata delle molecole interessate.
I danni possono essere in parte "riassorbiti" se l'esposizione non è stata eccessiva.
Neutroni:sia veloci che epidermici che
termici (velocità),possono produrre danni diversi.

Dirò solo che sono possibili "dislocazioni" dovuti all'impatto e reazioni nucleari con produzione di isotopi e specie di nuclei diversi rispetto a quelli preesistenti.
Tutto ciò provoca un cambiamento "irreversibile" nel materiale biologico o meno in oggetto.

Per concludere con la domanda essenziale che facevi : se le radiazioni assorbite sono di tipo e dose limitata c'è una certa possibilità di recupero. Se la stessa dose (comunque relativamente alta)
e' assorbita in un unico rapido evento il recupero può essere minore.
Per essere ancora piu' chiaro: molto è dovuto al recupero biologico.
Per ora mi fermo qui.

Lino
Received on Sat Sep 02 2017 - 17:46:23 CEST

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