Re: Insegnare la meccanica
Mercoledì 15 marzo 2017 20:20:03 UTC+1, Elio Fabri ha scritto:
> [...] sconsiglierei L&L come testo introduttivo alla meccanica.
> Vedo che Giorgio la pensa come me.
Su questo credo che siamo d'accordo piú o meno tutti [a parte
BlueRay :-)]. Il Landau di meccanica è quello che conosco meno,
ma se è come gli altri... ;-)
> 2. Per ragioni opposte quell'approccio riesce ostico a *molti* altri
> studenti, che semplicemente non hanno la maturità mentale per capirlo.
> E dato che sono molti, forzarli per quella via è un errore didattico
> serio.
Sí, la mancanza di capacità di astrazione è qualcosa che ho rilevato
anche nella risposta a Giorgio.
> Considerazione marginale: come si spiega che oltre 60 anni fa la mecc.
> analitica fosse parte del programma di un corso del terzo anno, e ora
> stiamo discutendo se si potrebbe addirittura cominciare da lì?
> Abbiamo forse studenti più preparati a questo passaggio?
> Io direi l'opposto...
A questo punto credo di essere stato frainteso, o forse mi sono espresso male. Lungi da me l'idea di voler rimpiazzare l'approccio "standard" con la meccanica analitica tout court; ma i confini tra le due metodologie (intendo Newton e Lagrange) potrebbero essere resi un po' piú "fluidi"...
> 4. Come trattare la m. analitica? Con quali strumenti matematici?
Ecco, questo è probabilmente il problema piú grosso. Non solo la mancanza
di matematica ma anche (e soprattutto) il mancato scambio di informazioni
tra i docenti. Come ho accennato nella mia risposta a Giorgio la situazione
che ho sotto mano io soffre di una grave carenza di comunicazione tra le
parti coinvolte. Esempio: una volta la teoria delle funzioni veniva fatta
nel corso che qui si chiama Matematica 3. Il semestre scorso questo non
era piú vero. Il docente di Fisica 3 ha fatto il corso come al solito
(lui non ne sapeva niente) e io ci ho messo due giorni a capire cosa fosse
successo: perché il docente di Mate 3 diceva che era stata una richiesta
dei fisici, ma il decano degli studi non ne sapeva niente, eccetera...
> 6. Restando nella meccanica, suppongo che tu conosca il classico libro
> di Arnol'd: "Metodi matematici della meccanica classica".
Sí, e lo apprezzo parecchio. Ma andrebbe tradotto per fisici :-)
Ma anche quello non lo definirei un libro introduttivo, come dici
anche tu.
> 7. Passiamo a un discorso più generale: che cosa serve alla
> formazione di un fisico, nel senso di formazione di base,
> comune a tutti i possibili indirizzi e specializzazioni?
Uhm, questo è punto al quale onestamente non avevo pensato piú
di tanto...
> 8. Per la mia attività pluriennale posso parlare con cognizione di
> causa degli insegnanti secondari.
> [...]
> Affermo senza tema di smentita che ci sono molti altri capitoli della
> fisica che per un futuro insegnante sono ben più importanti della
> mecc. analitica.
Su questo concordo in pieno. Ma qui la situazione è diversa, perché
chi vuole diventare insegnante segue un piano di studi differente.
> 9. [...] una buona conoscenza della mecc. classica nella
> forma di d'Alembert-Eulero [...] è imprescindibile, insieme a
> tante altre cose. Sacrificarla in nome di una supposta modernità
> o generalità della forma lagrangiana (o hamiltoniana) mi pare
> un errore strategico.
D'accordo, ma devo ribadire che il mio post iniziale aveva forse un tono
un tantinello esagerato [ma lo scopo era generare una discussione :-)].
Come ho già detto, non intendo eliminare Newton, ma spesso ci sono corsi che vengono tenuti a compartimenti stagni. Diciamo che ci vedo un margine di
miglioramento...
Non ho l'obiettivo di ridisegnare il piano di studi. Ma siccome una
parte del mio lavoro (almeno fino a fine anno...) è anche l'insegnamento,
ci tengo a pensarci un po' su e a sentire opinioni. Purtroppo molti
colleghi ritengono il tutto una colossale perdita di tempo... e a volte
mi viene il dubbio che non abbiano tutti i torti :-\
Davide C.
Received on Thu Mar 16 2017 - 10:07:46 CET
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