Il giorno domenica 23 aprile 2017 00:45:02 UTC+2, Elio Fabri ha scritto:
>
> Per es. Falzone obietta che se il filo ha resistenza, E non è nullo e
> bisogna tenerne conto.
> E' vero, ma se invece di fare solo chiacchiere si mettesse qualche
> numero, si vedrebbe quanto conta il flusso di E...
>
Visto che sono tirato direttamente in ballo, mi sembra doveroso ribattere.
Se prendiamo la quarta di:
http://www.itfisica.it/wp-content/gallery/01/maxwell.jpg
Consideriamo un conduttore a sezione circolare di raggio r, e consideriamo
come circuitazione una circonferenza di raggio r centrata sul conduttore e
come superficie la sezione stessa sul conduttore.
Se ora consideriamo il conduttore con resistivita' rho, il legame per un
tratto dl di conduttore tra il campo E e la rispettiva differenza di
potenziale e' V=E*dl e pertanto E*dl=R*I o meglio E*dl=rho*dl*I/S essendo S
la sezione stessa del conduttore.
Possiamo quindi ricavare il campo E=rho*I/S
Pertanto la derivata del flusso di quel campo E sara' zero solo se la
resistivita' e' zero oppure se la corrente e' costante, mentre la
circuitazione di H "dovrebbe" essere sempre e solo uguale alla corrente.
Io dico che qualcosa non torna.
Per il mio modello di corrente, in perfetto accordo con quanto asserisce il
Prof. Cannata Giuseppe mio docente di fisica II, nel conduttore non dovrebbe
esistere nessuna corrente di conduzione, ma un semplice orientamento degli
elettroni che noi siamo abituati a chiamare di conduzione.
Orientamento proporzionale alla differenza di potenziale applicata,
l'equivalente della legge di Ohm.
Questo orientamento e solo questo genera un campo variabile che e' la causa
delle deflessione delle cariche quando si muovono con velocita' v, e che
siamo abituati a chiamare campo magnetico.
Se preferisci possiamo continuare la discussione.
MF
Received on Thu Apr 27 2017 - 22:10:37 CEST