Feynman allo specchio

From: Maurizio Malagoli <maurizio.malagoli_at_gmail.com>
Date: Tue, 14 Feb 2017 04:43:37 -0800 (PST)

(vedi https://groups.google.com/forum/?utm_source=digest&utm_medium=email#!topic/free.it.scienza.fisica/-P_cDnnquPk )

Il giorno venerdì 10 febbraio 2017 16:00:25 UTC+1, Elio Fabri ha scritto:
> ...

Grazie per l'esauriente risposta, che inoltre è ad un livello che rispecchia le mie possibilità di entrare nel problema.

Una ulteriore domanda:

> > Nella QED, secondo Feynman, non vi è il problema della misura e del
> > collasso, ma a me pare che siano solo nascoste meglio.
> Non direi che siano nascoste, è solo che a F. non interessavano tanto.
> Si capisce che alla fine ci vuole un rivelatore che scatta (interazione
> dell'oggetto osservato - fotone - con un sistema macroscopico).
> Ed è lì che si passa da ampiezza a probabilità (collasso).

E' così solo per la QED o anche in generale per la QFT (quantum field theory)?
Ossia nella QFT il problema della misura o separazione micro/macro è stato superato?

Grazie
Maurizio
Received on Tue Feb 14 2017 - 13:43:37 CET

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