Jasmine 07:13, venerdì 3 marzo 2017:
>
> sappiamo che la frequenza è l'inverso del periodo e che il
> periodo corrisponde all'intervallo temporale corrispondente
> alla lunghezza d'onda.
f*l = v = l/T
> Per quanto riguarda le onde cerebrali
> visto che si tratta di un fenomeno ondulatorio "irregolare"
> ha piu' senso parlare di periodo come distanza temporale
> "picco-picco".
I segnali, meglio studiare in frequenza, con le trasformate di
Fourier.
Con un segnale determinato periodico si sviluppa in serie di F.
Invece se il segnale è aleatorio hai bande allargate in
senso "statistico".
Pensa lo spettro del segnale parlato telefonico, ha una banda
di circa 4 kHz, non ha senso guardare il singolo suono ma
tutti i suoni possibili.
> Perchè non si parla mai di velocità con cui in media si
> propaga un'onda cerebrale?
Chi non ne parla?
E di che velocità parli?
Nel cervello? tra cervello e aria? nell'aria?
> Supponiamo di metterci in questa situazione puramente
> ipotetica: abbiamo un'amplificatore posto subito sopra lo
> scalpo, il quale dopo
> aver amplificato di 10 milioni di volte (*) un''onda ad
> esempio tetha (lo scalpo ha un effetto capacitivo quindi
> passa basso,
In che senso effetto capacitivo?
> e le onde theta sono quelle a frequenza piu'
> bassa) trasmette la sudetta onda ad un'antenna
>
> supponiamo di avere un'antenna ricevente a 10 metri di
> distanza dalla sorgente, dopo quanto tempo l'antenna
> ricevente riceverebbe l'onda trasmessa?
10/c
> con che velocità in media
> viaggiano le onde theta?
nell'aria? c
Come tutto ciò che viene trasmesso per onde radio.
In pratica conviene modulare con l'onda theta una portante a
frequenza f>>f_thetaMax.
> velocità=lunghezzad'onda volte
> frequenza, il che rimanda alla questione di prima, come stimo
> la lunghezza d'onda
> "media" visto che un'onda cerebrale non si ripete mai uguale
> a se stessa?
La teoria dei segnali aleatori si studia dopo quella dei
segnali determinati.
Ma mi ricordo poco...
--
AIOE °¿°
Received on Sat Mar 04 2017 - 21:49:08 CET