Soviet_Mario ha scritto:
> Anche se si tratta
> di soglie quantitative, non conosco la differenza tra onde
> em e campi elettrici variabili che viaggiano nel vuoto
In un'onda e.m. piana nel vuoto il campo elettrico E e quello
magnetico B sono in una relazione ben precisa (hanno
uguale intensita' in unita' gaussiane), e in un'onda e.m. reale
nel vuoto la loro intensita' e' inversamente proporzionale
alla distanza r dalla sorgente (regione di campo lontano).
Invece nella regione di campo vicino (nel nostro caso a
distanze dalla sorgente minori della lunghezza d'onda,
che a 10 Hz nel vuoto e' 3*10^7 m), le intensita' di E
e di B possono essere diverse e variano con la distanza
dalla sorgente in maniera generalmente diversa rispetto
alla proporzionalita' inversa dell'onda e.m., ad es. un
campo di dipolo varia con legge 1/r^3 ecc. ecc..
Nel caso prospettato dall'OP la potenza che si potrebbe
trasmettere sotto forma di onde e.m. sarebbe limitata
dal fatto che l'antenna necessariamente avrebbe dimensioni
molto minori della lunghezza d'onda (ad es. nelle trasmissioni
ELF utilizzate per comunicare con sottomarini in immersione
si usano "antenne" di dimensioni kilometriche).
Non sarebbe comunque semplice rivelare il segnale anche
sotto forma di campo e.m. variabile a 10 Hz a una distanza
di 10 m, immagino che servirebbero 2 bobine di induzione,
una che potrebbe generare un campo magnetico B a 10 Hz,
essendo attraversata da una corrente, prodotta da un
amplificatore, direttamente proporzionale al segnale,
e una distante 10 m che rivelerebbe il segnale sotto
forma di f.e.m. indotta nella bobina in base alla legge
di Faraday, ma si tratterebbe senz'altro di un sistema
ingombrante, costoso, energeticamente inefficiente
rispetto alla trasmissione ad es. via radio ecc. ecc.
Ciao
--
Giorgio Bibbiani
Received on Sun Mar 05 2017 - 07:29:12 CET