Il giorno martedì 11 luglio 2017 21:36:03 UTC+2, JTS ha scritto:
> Am 11.07.2017 um 12:48 schrieb lino.zamboni_at_gmail.com:
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> > Mi aspettavo un perché la fisica classica si puo' spiegare
> agevolmente esistendo una versione non formale della parte formale
> perfettamente in grado di "interpretare" quest' ultima ; mentre nella
> fisica quantistica questo non succede .Se vuoi si puo' partire dal
> famoso motto in auge ai tempi della scuola di Copenaghen :"zitto e
> calcola" a chi cercava il significato di quello che calcolava .
> >
> > Ciao
> > Lino
> >
>
> Io dopo questo scambio di messaggi non ho ancora capito.
> Potresti fare un esempio concreto di traduzione - come la intendi tu -
> nel caso della fisica classica? Affermazione nel linguaggio di partenza,
> affermazione tradotta (se le regole di traduzione sono facilmente
> deducibili dall'esempio, non c'e' bisogno anche di quelle).
> E magari anche un esempio in cui lo stesso tipo di traduzione per la
> fisica quantistica incontra difficolta'?
>
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Cerco di essere il piu' semplice possibile a rischio di sembrar banale ,
ma gli esempi possono essere complicati a piacere .
Fisica classica :
Proposizione dichiarativa nel linguaggio formalizzato di fisica classica
(in effetti solo una sua minima parte):
"F=m*a"
Proposizione dichiarativa in linguaggio corrente (equivalente o "tradotta"),
in questo caso il linguaggio corrente anche se non e' formalizzato e' facilmente intellegibile senza ambiguità :
"Applicando una forza F ad una massa m , quest'ultima acquisisce una accelerazione a ".
Faccio notare che questa banalita' non era tale prima di Galileo e che comunque si possono trovare esempi sempre piu' complessi .
Fisica quantistica (in questo caso Q.e.d.):
Prendi il piu' facile diagramma di Feynman (il mezzo che usiamo non mi renderebbe agevole esprimerlo in termini formali , ne' grafici né l' equivalente formulazione matematica (delta di Dirac , funzione di Greenn , bilancio delle q.di moto per ogni singolo vertice , propagatori ed integrazione finale ).Sono stato volutamente un po' generico .
Prova a descrivere che cosa significa un tale diagramma in termini di linguaggio comune , tenendo conto che i termini usati devono avere una "traduzione" capibile in senso comune (realistico).
Non sappiamo ancora oggi (e' argomento dibattuto e non e' l'unico) quale sia la natura dei fotoni virtuali che intervengono in tali diagrammi . Sono meri strumenti matematici o sono entita' fisiche (reali) abbastanza strane che possono avere anche stati di polarizzazione longitudinali e scalari e che non "stanno" sulla shell di massa ?
Nel caso della fisica classica le cose mi sembrano abbastanza chiare .
Nel caso della fisica quantistica credo proprio di no ! Non esiste questa benedetta modalita' di traduzione (o "traduttore") in molte parti della teoria
(nel caso in esempio Q.e.d.).
Questo attualmente e' il mio pensiero . Ma se qualcuno né sa di piu' , sempre pronto ad imparare (ma in maniera critica) .
Ciao
Lino
Received on Wed Jul 12 2017 - 10:51:34 CEST