Re: Il treno sul ponte minato

From: Wakinian Tanka <wakinian.tanka_at_gmail.com>
Date: Mon, 21 Aug 2017 12:33:25 -0700 (PDT)

Post inviato il 21/08/2017 ore 21:32


Il giorno lunedì 21 agosto 2017 17:50:02 UTC+2, LuigiFortunati ha scritto:
> Wakinian Tanka alle ore 13:54:53 del 20/08/2017 ha scritto:
> ...
> > Si, ma io mi sono posto nella peggiore ipotesi; infatti, se il segnale
> > (campo elettrico) parte gia' quando N tocca A, il treno esplode /a maggior
> > ragione/ perche', nel rif. del ponte, N raggiunge B quando ancora NON
> > tutto il treno e' passato da A!
>
Non so come ho fatto a scrivere questo: per qualche motivo in quel momento stavo pensando nel riferimento del treno :-(
>
> E come no?!? Nel riferimento del ponte il treno è più corto!
> Guarda la figura:
> -------------------M------>N-------------
> -----------A---------------B----------->x
> Quando N raggiunge B tutto il treno MN è già passato da A!

Si, hai ragione.


Invece di ragionare in "modo continuo" preferisco per maggior semplicita' ragionare cosi': segnali elettrici vengono emessi ad intervalli di tempo regolari, brevissimi, dal generatore, in A, attraverso il treno (considerando che i contatti avvengono tra atomi, forse questo modello "discreto" non e' nemmeno un modello).

I primi di questi segnali raggiungono la testa N del treno quando questa ancora non e' arrivata in B e quindi questi segnali non determinano alcun effetto sull'ordigno che ho assunto fosse in B.


Ma poiche', come ho dimostrato dopo, l'ultimo segnale utile, cioe' quello emesso quando A ed M coincidono, arriva in N dopo che N ha raggiunto B, c'e' un segnale, compreso tra il primo e l'ultimo, che arriva in N esattamente quando N tocca B, facendo esplodere l'ordigno B. Questo segnale parte da un punto sul treno che dista [β - 1 + sqrt(1 - β^2)]L da M.

> > Si. Pero' lo hai detto male, come molte delle tue altre affermazioni:
> > quando dici "mette in contatto il polo positivo a quello negativo"
> > tu /dimentichi/ che "polo positivo e polo negativo" non vuol dire nulla,
> > quello che conta e' che il campo elettrico generato dalla pila /abbia il
> > tempo/ di propagarsi da *un polo della pila all'altro polo della pila* e se
> > questi due poli /della pila/ sono separati da un lungo conduttore, la
> > corrente non passa subito, ma
> > ci mette, come minimo, il tempo che impiega la luce a propagarsi per la
> > lunghezza del filo conduttore. Ma capisco che questi ragionamenti sono
> > fisica ... non immediata (gioco di parole :-) ) ...
>
> Hai mai collegato con un cavo i poli di una batteria?

Si, mai pero' a velocita' relativistiche :-)

> Il polo positivo è a una certa distanza da quello negativo e non scocca
> alcuna scintilla.
> Poi prendi un cavo conduttore e l'attacchi al polo positivo,
> La tensione del polo si propaga per tutto il cavo in un certo tempo non
> nullo.
> Quando la tensione avrà attraversato il cavo, basta che un punto
> qualunque di quel cavo tocchi il polo negativo perché la scintilla
> scocchi immediatamente.

No, non immediatamente. Certo, se il cavo e' lungo solo 1 m, e' difficile accorgersi a occhio di un ritardo di 3 nano secondi...

> Ok fino a qui? ok!

Non ok.

> Ma se prima che un punto qualunque del cavo tocchi il polo negativo il
> morsetto che lo legava al polo positivo si stacca, la scintilla al
> contatto tra il cavo e il polo negativo non scocca più!

... se la velocita' di una perturbazione del campo elettrico nel cavo fosse infinita. Ma non e'.

--
Wakinian Tanka
Received on Mon Aug 21 2017 - 21:33:25 CEST

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