Re: paradosso relativistico

From: Giorgio Bibbiani <giorgiobibbiani_at_TIN.it>
Date: Sun, 24 Sep 2017 19:06:11 +0200

tucboro_at_katamail.com ha scritto:
> Ma nel frattempo ho subito una domanda: la nota sul "lampo" (e non
> "raggio") di luce) che parte da E cosa nasconde? sono sicuro che non
> è un mero vezzo di eleganza formale, ma nasconde aspetti più
> sostanziali che non conosco.

Un "lampo" corrisponde alla propagazione di un fronte d'onda
della luce, si tratta di un processo che avviene nel tempo,
qualcosa che si genera (evento E1), si propaga, viene rivelato
(evento E2), un "raggio" e' una immaginaria possibile traiettoria
percorsa dalla luce nell'approssimazione dell'ottica geometrica,
ed e' invece qualcosa di statico.

> Potrei "materializzare" la descrizione parlando di "fotone" che parte
> da E, alla stregua che E fosse un emettitore di palline da tennis?
> Oppure no? E perché, eventualmente?

"fotone" e' meglio di no, perche' i fotoni sono precipuamente
particelle quantistiche, la cui cinematica non e' descrivibile
nel contesto della relativita' ristretta classica; si potrebbe
immaginare che venissero emesse "particelle classiche"
aventi massa nulla, ma sarebbe una inutile complicazione
dato che sperimentalmente tali particelle non esistono,
meglio parlare invece di propagazione di un impulso di luce,
da cui il "lampo".

Spero di non aver troppo distorto il pensiero di Elio, se
rispondera' anche lui allora tanto meglio, per te e per me ;-).

Ciao
-- 
Giorgio Bibbiani
(mail non in uso)
Received on Sun Sep 24 2017 - 19:06:11 CEST

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