robertofilippi63_at_gmail.com writes:
> È noto che la relatività della simultaneità è uno dei concetti portati
> da Einstein della relatività speciale.
>
>
>
> Ma questo concetto che viene posto come specifico della relatività è
> anche della fisica classica. Infatti il solito argomento in cui due
> lampi vengono fatti esplodere da due punti a uguale distanza da un
> osservatore a terra a cui arrivano nello stesso istante e quindi
> simultanei rispetto ad esso e all'osservatore su di un treno invece
> arrivano in istanti diversi non fa riferimento a nient'altro che al
> fatto che la luce non abbia velocità infinita. Stante il fatto che la
> velocità è finita avremo tempi diversi sia in teoria classica che in
> relatività.
> Vorrei una conferma.
> Grazie
> Roberto
Non confermo.
La velocità della luce finita non basta da sola a determinare la relatività
della simultaneità. In un contesto galileiano la velocità della luce,
ancorché finita, può essere qualunque e l'osservatore sul treno, tenendo
conto delle diverse velocità dei due segnali che lo hanno raggiunto in
tempi diversi concluderà, al pari dell'osservatore a terra, che i
segnali sono partiti simultaneamente.
Nel caso relastivistico la velocità della luce è sempre la stessa, e
quindi l'osservatore sul treno vedendo due segnali, provenienti da
distanze uguali, pervenire in istanti diversi con velocità uguali dovrà
concludere che NON sono partiti simultaneamente, a differenza
dell'oseervatore a terra, per il quale lo sono.
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IN EVRO NVLLA SALVS
Received on Tue Oct 03 2017 - 18:31:58 CEST