Re: i fisici non dovrebbero insegnare matematica ...
On 4 Mag, 23:37, zuvidan <zuvidan_meel..._at_alice.it> wrote:
> Mi sono azzardato a dire che spesso i laureati in matematica non hanno
> una preparazione adeguata per insegnare la fisica (licei..).
>
> Ecco cosa si replica (sul ng. istruzione.scuola...)
>
> I fisici..
> �> Confusione tra frazioni e numeri razionali. "i numeri irrazionali sono i
> �> > numeri reali che non sono razionali; i numeri reali sono i numeri
> �> > razionali piu' i numeri irrazionali". Confuzioni tra polinomi a
> �> > coefficienti interi e polinomi a coefficienti reali (a proposito di
> �> > riducibilita' e irriducibilita'). Razionalizzazioni.
> �> > Continuita'.
> Geometria delle trasformazioni. Logica. Insiemistica. Algebra (se sa
> cos'�)...
>
> sono abbastanza sconcertato da queste affermazioni..
> Gradirei qualche commento
> grazie
> zm
A mio parere i matematici hanno un modo di ragionare completamente
diverso dalle persone "normali", un modo di ragionare che a loro rende
semplice la matematica, che per natura � invece ostica al resto
dell'umanit�.
Ora per una persona portata per la matematica, che ha quella
determinata "forma mentis" essere spiegato la matematica da un
matematico � mille volte pi� produttivo utile e stimolante che esserla
spiegata da un fisico.
Viceversa, per tutto il resto dei "comuni mortali" la matematica �
mille volte pi� comprensibile quando � spiegata da un fisico
(possibilmente non un fisico teorico, per�...) che quanddo � spiegata
da un matematico, perch� un fisico bene o male ragiona come gli altri,
e sa mettersi nei panni della persona che deve imparare, aiutandolo a
capire la matematica che sta spiegando attraverso esempi adatti a
visualizzare e a "vedere con l'occhio della mente" ci� che c'� dietro
quelle formulacce e quei brutti conti che si trova davanti.
Il matematico non ha bisogno di visualizzare nulla. Lui lavora a
livello astratto, cosa assolutamente impossibile al 95% della gente
comune (tra cui metto me stesso e i fisici non teorici...), il che gli
permette di risparmiarsi un sacco di fatica, di capire la matematica
con 1000 volte pi� facilit� degli altri, e poi di utilizzarla,
manipolarla, giocarci, insomma padroneggiarla.
Ma non trovando le difficolt� dei "comuni mortali" non sar� mai in
grado di farla capire alle persone, che siano studenti liceali o
universitari ai primi anni, perch� non sar� in grado di rendersi conto
delle difficolt� che una persona "normale" trova di fronte a
qualsivoglia argomento di mnatematica.
Personalmente ogni volta che spiego la matematica a qualcuno mi
ricordo perfettramente come feci a suo tempo a capire quel detrminato
argomento, e quindi so perfettmaente i passaggi logici, e soprattutto
gli ausilli visivi e mnemonici che caso per caso conviene utilizzare
per imparare a padroneggiare un determinato argomento. Se avessi
capito la matematica immediatamente senza problemi al liceo, questo
ovviamente non avrei mai potuto farlo, e lo studente mi sarebbe
sembrato soltanto un povero idiota con cui avere pazienza, e da
commiserare per la sua stupidit� (atteggiamento tipico diffusissimo
che hano i professori di matematica sia nelle scuole che
all'universit�, non per loro colpa come dovrebbe essere chiaro dal mio
discorso...).
In sintesi a mio parere i matematici dovrebbero essere abilitati
all'insegnamento soltanto dopo che qualcuno abbia spiegato loro le
difficolt� che la "gente normale" trova di fronte ai vari argomenti, e
certmaente non in base alle loro capacit� matematiche, che anzi pi�
sono sviluppate pi� gli impediscono di farsi anche una minima idea di
quello che � necessario dire ad una persona per fargli capire ci� che
invece per lui � ed � sempre stato semplicemente ovvio, naturale e
(per uasre un termine a loro caro) "banale" ! :-))
Received on Thu May 13 2010 - 23:46:22 CEST
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