Lo zero assoluto

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1998/06/08

Enrico ha scritto:
> Lui pero' sostiene che a zero si puo' andare. Per me lo zero
> kelvin e' come il meno infinito nell'asse reale: non potrai
> mai dire "sono a meno infinito e non vado piu' oltre!" cosi'
> come si arrivano a ordini di infinitesimo piccolissimi, ma
> non si arriva mai a zero!

Io lascerei stare le analogie matematiche, che non colgono la sostanza
della questione.
L'irraggiungibilita' dello zero assoluto e' un fatto fisico,
essenzialmente legato a fenomeni quantistici (congelamento dei gradi di
liberta').
Siccome oggi ho scritto un sacco, non voglio farla lunga.

> Forse che la scala kelvin e' da rifare (da -inf a +inf) per
> non far cadere in tentazione qualcuno che vuole andare a
> -100�K???
L'idea sembra attraente, ma la temperatura assoluta non e' solo
questione di scala piu' o meno arbitraria: ha un significato intrinseco.
Tu la conosci dalle leggi dei gas e dal teorema di equipartizione; ma
dovresti anche sapere che il significato piu' profondo e' quello che si
ricava dal teorema di Carnot (da cui poi la defin. di entropia): il
rendimento di una macchina termica reversibile e' (T2 - T1)/T2.
Ne segue che non puoi cambiare a piacere la scala di T, perche' T si
puo' misurare misurando il rendimento diuna macchina termica: infatti
oggi la scala delle temperature ha un solo punto fisso (non due): il
cosiddetto "punto triplo" dell'acqua, posto a T = 273.16 K.

BTW: bellissimo il tuo ascii-gatto (ma e' poi un gatto?). Pero' non e'
proprio un modello di netiquette, mettere "firme" cosi' ingombranti...
Tutta invidia, la mia ;-)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Mon Jun 08 1998 - 00:00:00 CEST

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