Disco rotante (was "Domanda difficilissima")
Paolo B. ha scritto:
> Perfettamente d'accordo, ma quando le velocita' sono "alte"
> non possiamo applicare la cinematica "alla cieca" senza tener
> conto dei limiti relativistici... come era stato fatto
> nell'esempio del disco rotante dove la v = wr avrebbe portato
> a v > c
Infatti non c'e' proprio niente di male: la velocita' della macchia di
luce su uno schermo posto alla distanza e' wr, e puo' benissimo essere
>c.
La macchia di luce non e' un oggetto materiale (neppure un fotone).
> Nella domanda che ha dato inizio a questo discorso invece si
> paragonava il raggio del laser ad una sorta di "asta rigida"
> che uscendo dal laser va a strisciare contro la parete di una
> stanza circolare e si faceva "v = wr" sulla punta di questa
> ipotetica asta.
Non so se sarai d'accordo, ma la cosa mi sembra del tutto corretta.
A un certo tempo t il laser forma con una direzione di riferimento (asse
polare) l'angolo a = wt; il "pacchetto di fotoni" emesso a quel tempo
viaggia radialmente, lungo la direzione a, e arriva sullo schermo,
distante r, al tempo t+r/c.
Dopo un tempo dt, a e' cresciuto di da=w*dt; il nuovo pacchetto arriva
sullo schermo al tempo t + r/c + dt, a una distanza r*da=wr*dt dal
primo.
Dunque la velocita' della macchia e' (wr*dt)/dt = wr. Non si scappa!
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Mon Jun 08 1998 - 00:00:00 CEST
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