Clessidra

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: 1998/06/01

Alessandro Govi ha scritto:
> OK, fase 1 e 5 hanno lo stesso "peso".
> ma come puo' fase 3 avere lo stesso peso delle due suddette?
> In fase 3 c'e' una parte di sabbia in volo, che non da'
> nessuna reazione alla struttura della clessidra e
> indirettamente alla bilancia...
> Quindi fase 3 dovrebbe pesare meno di 1 e 5.
> Anche le fasi 2 e 4 hanno sabbia in volo e lo stesso
> ragionamento puo' essere applicato per esse.
Vedi, il bello dell'argomento col centro di massa e' che, per cosi'
dire, tagli la testa al toro. Le cose non possono andare che cosi'; e se
per altra via ti sembra diverso, vuol dire che l'altro ragionamento e'
sbagliato...
E' vero che nella fase 3 c'e' della sabbia in volo, che non "pesa"; ma
c'e' anche della sabbia che urta sul fondo.
La sabbia che cade acquista q. di moto grazie alla gravita'; poi la cede
alla clessidra quando urta il fondo. E come sai dp/dt e' una forza...
In condizioni stazionarie, tanta sabbia acqusta q. di moto cadendo, e
tanta la restituisce sul fondo.
Nella fase 2 l'urto sul fondo non c'e': ecco perche' il peso e' minore.
Nella fase 3 c'e' sabbia che urta sul fondo, e che non viene rimpiazzata
da altra sabbia che cade: in questa fase il corpo della clessidra
recupera dalla sabbia la q. di moto che era mancata nella fase 2.

> eh eh, faro' l'esperimento...
Non sara' facile.
Anche con un bel clessidrone, le differenze saranno piccole e di breve
durata.
La fase 2 e' praticamente impossibile da vedere, perche' non hai il
rubinetto.
Si confonde col disturbo iniziale che produci quando appoggi la
clessidra sul piatto.
La fase 4 si dovrebbe vedere, ma dura molto poco (tempo di caduta della
sabbia) e se la bilancia non e' suff. pronta, non riesci a distinguerla.
Comunque, facci sapere...

Mauro Riccardi ha scritto:
> Credo che l'approssimazione sia di considerare la clessidra
> *quasi vuota*, nel senso che si trascura il sollevamento
> dello strato superiore della sabbia che sta di sotto: senza
> tale approx. la sabbia del *getto* viene *erogata* (gettata
> :) ) ad un rate costante, ma il tempo di volo diminuirebbe
> coll'innalzarsi della sabbia della parte di sotto:
Infatti, era questa.

> ... del resto lo strato di sopra si abbassa alla stessa
> velocita' dello strato di sopra, e cosi' non contribuisce a
> *tenere giu'*, per cosi' dire, il CdM ....
Qui non ho capito.
Lo strato di sopra si abbassa, lo strato di sotto si alza, di cons. il
c.d.m. si abbassa. Pero' la distanza tra i due strati si riduce, quindi
la vel. di abbassamento del c.d.m. diminuisce.
C'e' poi da considerare che la sabbia che si deposita al disotto forma
un cono, mentre nella parte superiore siforma una cavita' a imbuto; poi
c'e' il fatto che la parte superiore della clessidra e' conica... Tuttto
questo complica il calcolo del moto del c.d.m.

> Spero di non essermi sbagliato ... (nel caso, Elio, si'
> clemente ;-)) )
Come vedi, non ti eri sbagliato, almeno secondo me.
Quanto alla "clemenza", e' vero che spesso non sono tenero con certi
post, ma se ci fai caso si tratta sempre di quelli che giudico ignoranti
presuntuosi, che vogliono parlare di cose che non capiscono, e senza la
modestia di ammettere che possono aver tanto da imparare.
Non me la prendo invece con chi, di qualunque eta' e grado d'istruzione,
cerca onestamente di capire. Si puo' sbagliare; anch'io, come tutti. E
spesso solo sbagliando si riesce a capire davvero. Quello che fa la
differenza e' l'atteggiamento.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica
Universita' di Pisa
Received on Mon Jun 01 1998 - 00:00:00 CEST

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