Il fotone, soggetto, si vede
Valter Moretti wrote:
>
> 1) il tempo non puo' piu' coincidere con il tempo proprio (la
> lunghezza dei parametri affini delle curve di tipo luce e' nulla)
>
> 2) i regoli "in quiete" con l'omino sono per definizione di "quiete"
> ortogonali al vettore tangente alla curva di universo dell'omino, se
> fai i conti scopri che tale spazio e' ora fatto da due vettori di
> tipo spazio e dallo stesso vettore di tipo luce tangente alla linea
> di universo.
A me sembra semplicemente che tu stia spostando il problema.
Sappiamo che le trasformazioni tra sistemi di refirimento sono singolari
per velocita' relative c, ma proprio per questo sono probabilmente non
fisiche.
La questione che voglio porre e' proprio questa: quale mondo vede il mio
omino? Ed in particolare come vede se stesso?
>
> Non so se e' possibile, ma senz'altro e' difficile.
>
Beh, la difficolta' e' il nostro mestiere !
>
> ... e' interessante, pero' io dubito che si riesca a trovare
> una soluzione fisicamente sensata facilmente
>
I grandi vedono dove gli altri guardano,
ossia cio' che per noi e' difficile per altri e la cosa piu' semplice
del mondo :-) (Per questo ho postato il problema sulle news: altri
potrebbero passare attraverso i muri dove io batto la testa).
Ciao Valter: ci vediamo a Cortona allora :-)
MaRcO
Received on Tue May 19 1998 - 00:00:00 CEST
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