Re: i fisici non dovrebbero insegnare matematica ...
On 11 / 05 / 2010 20 : 55, Elio Fabri wrote:
> Soviet_Mario ha scritto:
>> Poi anche i tests, come la *merda* dell'INVALSI, di oggettivo non
>> hanno molto : includono anche quelli la scelta iniziale di cosa
>> valutare e cosa no e il come. Poco conta il resto. Valureranno bene
>> studenti adatti ai tests, veloci, poco riflessivi e con molta memoria,
>> malissimo i lenti e profondi. Sono migliori i primi ... Non so. Chi
>> l'ha stabilito poi ...
> Vedo che anche tu fai parte della vastissima categoria dei nemici dei
> tests.
no no, affatto ! Sono contro la "merda" dell'INVALSI.
Contro i tests (quando me li faccio da me) non ho nulla di
nulla, ma l'idea che siano oggettivi in un senso pi� ampio
che non il solo <l'attribuizione del punteggio di una prova
data � un processo che si pu� rendere univoco e indipendente
dal misuratore> mi fa sorridere (e cos� i non pochi che
invece pensano che l'oggettivit� sia in qualche modo assoluta)
> Secondo me la gran parte della vostra contrarieta' deriva dal fatto
> che non avete mai visto altro che tests estremamente rozzi, spesso
> fatti in modo incompetente.
Quelli dell'INVALSI :-)
I test ben fatti, sono efficaci (specie se usi criteri a
conferma incrociata per evitare i punti raccolti a caso, che
poi manco riesci mai a giustificare agli studenti).
> Ti assicuro (perche' ne ho avuto esperienza diretta, e ne ho anche
> scritti io stesso) che e' perfettamente possibile elaborare tests che
> non cadono sotto nessuna delle obiezioni che fai.
ne sono sicuro Elio ! Ne faccio io stesso.
Discutevo solo sulla presunta oggettivit� in senso ampio,
che non c'� come in nessuna prova che gioco forza campiona
un campione non sempre congruo del programma che saggia
(sorvolo sul campionamento del programma medesimo, che qui
alle superiori � una roba da ridere)
>
> L'unico punto che merita discutere e' quello dell'oggettivita'.
> Direi che non bisogna confondere due cose:
> 1) Che ovviamente una qualsiasi prova, test o di altro tipo, si
> propone un qualche obiettivo, che in quanto tale puo' essere criticato
> e anche assoggettato a una critica piuttosto qualunquistica, come la
> tua ("Chi l'ha stabilito poi...")
Beh, impossibile entrare nel merito senza menzionare una
prova concreta.
Intendevo dire che non trovo eccessivamente condivisibile un
voto ottimo assegnato a chi ha tanta memoria come avviene
nei tests comuni (specie quelli aspecifici e nozionistici di
enti terzi valutatori, itagliani ovviamente, ma forse non solo)
> 2) Che invece fa differenza se una volta assegnata la prova, la sua
> valutazione *dipende o no* da incontrollabili criteri del valutatore.
> E' l'obiettivita' nel secondo senso che e' necessario perseguire,
si questa � una grossissima comodit�, ed � anche un parametr
che rende i tests, per altri versi ostici, cari a molti
studenti, che non si sentono raggirati da fumose griglie, ma
sommano i punti e ottengono un voto con una formula fissa e
nota. Su questo punto mai sognato di contestare
l'oggettivit�. Forse preferisco parlare di prova a
correzione univoca o determinata, per ridimensionare
l'oggettivit� che suona un po' pi� ampio.
Ma infine ti garantisco che non sono contrario ai tests n�
per principio n� a tutti i tests.
Non so se l'acronimo INVALSI � noto al di fuori della sQuola
... diciamo che ad alcuni che vi sono addentro � una di
quelle keyword critiche che fanno scattare trigger
automatici, tipo talebano o AlQuaeda per Echelon :-)
> e
> che certamente e' assai carente nelle valutazioni tradizionali (inclusi
> i punti dati alle prove scritte tipo problemi).
Verissimo : meno strutturata e compartimentata �, pi� �
aperta-compositiva, meno univoca � la correzione.
ciao
Soviet
Received on Tue May 11 2010 - 22:27:22 CEST
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