Come spiegare l'attrazione tra magneti, visto che il campo magnetico non fa lavoro?
Ciao,
fisicamente osserviamo che se prendiamo due magneti, li mettiamo con
polarita' opposte e li allontaniamo facendo lavoro, essi si caricano
di una sorta di energia potenziale perche' appena lasciati accelerano
uno verso l'altro fino ad attaccarsi.
Ora, come possiamo spiegare questo fenomeno con l'elettromagnetismo
classico, se il campo magnetico non fa lavoro? Immagino c'entri per
forza il campo elettrico indotto, ma qualcuno mi sa dare una
spiegazione accurata di questo fenomeno, se modelliamo due dipoli
magnetici come due spire infinitesime, ognuna col suo momento
magnetico m1 e m2. m1 e m2 sono orientati in modo che il campo
magnetico non fa momento su di essi (quindi se non ricordo male devono
essere tangenti alle linee di flusso del campo magnetico). Inoltre mi
ricordo che la forza di attrazione era legata al gradiente del campo,
il che e' ragionevole se la spieghiamo in termini di campo elettrico
indotto.... la variazione di flusso che si ha spostando una spira in
un campo magnetico dipende dal gradiente del campo...
Quindi, qualcuno mi sa spiegare bene la dinamica nelle due fasi:
quando li allontaniamo e quando li lasciamo liberi di tornare assieme.
E come fa il momento magnetico a mantenersi costante (come si osserva
fisicamente) se c'e' una fem indotta che cambia la corrente che
circola nelle spire?
Grazie
Received on Sat Apr 17 2010 - 16:19:38 CEST
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