Re: Rich. pareri su libro "La relatività e la falsa cosmologia" di Marco De Paoli

From: mdp <marcodepaoli_at_yahoo.it>
Date: Tue, 13 Apr 2010 05:13:38 -0700 (PDT)

On 12 Apr, 17:35, Peltio <pel..._at_twilight.zone> wrote:

> Non esiste alcuna "parabola reale". La forma della
> traiettoria cambia a
> seconda del sistema di riferimento considerato. In un > certo senso, ma
> non prendere questo alla lettera, � come una
> proiezione ortogonale di
> un pezzo meccanico che cambia a seconda del punto di
> vista. Se guardi
> un cubo perpendicolarmente a una delle sue facce vedi > un quadrato. Se
> lo guardi mettendoti lungo una delle diagonali che
> congiungono spigoli
> opposti, vedi un esagono. Eppure nel "mondo reale"
> nessuno degli angoli
> formati dai lati del cubo "reale" forma angoli di 120�.
> Nel caso della traiettoria, oltre alla posizione
> dell'osservatore,
> entra in gioco anche il suo stato di moto. Cambi
> posizione, cambi stato
> di moto, et voil�: trovi ogni volta una traiettoria
> differente.
> In certi casi il luogo dei punti occupati dal corpo
> diventa una retta,
> in altri una parabola, in altri ancora una spirale, in > altri un punto
> fisso, e in altri la scritta "Io_sono_come_tu_mi_vuoi"

Si esemplifica con "un pezzo meccanico" visto in proiezione ortogonale
in diversi modi a seconda del punto di vista. Si immagina un cubo e si
mostra come secondo le diverse prospettive appaia un quadrato o un
esagono.
No, certo che non posso accettare per valido questo esempio n� alla
lettera n� in altro modo. Intanto sappiamo che oggettivamente nella
realt� � un "pezzo meccanico", un cubo. Siccome l'assunto intende
mostrare (nella fattispecie) che "non esiste alcuna `parabola reale'",
solo "un luogo di punti occupati" che per� in s� non sono realiter
collegati e non definiscono alcuna traiettoria reale, allora un
esempio credibile avrebbe dovuto immaginare non "un pezzo meccanico",
non "un cubo", ma semplicemente... nulla. Come (si afferma che) non
esiste alcuna parabola reale, alcuna traiettoria reale, cos� (si
sarebbe dovuto dire che) non esiste alcun pezzo meccanico, alcun cubo
e tuttavia questa misteriosa entit� x (che non esiste, che non � un
pezzo meccanico, che non � un cubo, che non � nulla di reale) appare
per� come quadrato o esagono a seconda del punto di vista. L'esempio �
proprio mal fatto, perch� conferma quello che dico io: c'� qualcosa
(nel nostro caso una traiettoria reale di un corpo; nell'esempio un
"pezzo meccanico", un cubo) che per� risulta in vari modi ai
differenti osservatori, proprio come il quadrato appare cubo o
esagono. Certo invece per il mio critico � facile: "et voil�, io sono
come tu mi vuoi", ed ecco che una traiettoria che non esiste pur non
esistendo appare magicamente dal nulla a questo o a quello come retta,
parabola, spirale...

> Eppure nel "mondo reale"
> nessuno degli angoli
> formati dai lati del cubo "reale" forma angoli di 120�.

� appunto quel che dico: nel mondo reale vi pu� essere un cubo, ma
nessun cubo con angoli di 120�, anche se tale risultasse
all'osservazione o financo all'esatto calcolo matematico a partire da
un dato sistema di riferimento.

> NO!
> La VELOCITA' di caduta � nulla o infinitesima.
> L'ACCELERAZIONE � costante.
> Come dice Moretti "Ma come parli??? Ma come parli???
> Le parole sono importanti!!!".

Sono questioni terminologiche, e riconosco che sono importanti. Ma
dalla frase era chiaro che parlavo di velocit�. Il senso era comunque
chiaro (ad esempio quando tu scrivi che nella fisica, al contrario che
nella filosofia, si butta la carta e si fanno esercizi e esperimenti
"per stabilire se si ha effettivamente capito", io comprendo che tu
volevi dire "per stabilire se si � capito": naturalmente mi guardo
bene dal pensare che tu non sappia che si tratta di una forma
pronominale impersonale, che non ammette l'ausiliare "avere" ma solo
l'ausiliare "essere"). Marameo.

Marco de Paoli
Received on Tue Apr 13 2010 - 14:13:38 CEST

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