Elettricità di qualità random e riscaldamento acqua INSTANT
Ciao a tutti, ho letto che in alcuni paesi, dove
l'elettricit� costa poco e non ci sono grossi limiti della
potenza di picco disponibile, pu� ancora avere un senso la
generazione di acqua calda sanitaria (bassa temperatura,
tipo 50-60�) a resistenza elettrica.
E non usano i sistemi AD ACCUMULO, ossia a bassa potenza
(poco consumo orario, alto consumo totale a causa delle
inevitabili dissipazioni), ma INSTANT : si scalda solo al
momento in cui apro il rubinetto.
Per� i contratti tipici di fornitura elettrica di quei posti
viaggiano sui 20-30 kw (contro i 3,5-6 italiani).
Ora mi chiedevo questo, assumendo di farsi un mix di
generatori elettrici alternativi (fotovoltaici e/o eolici o
altro ancora), assumendo di non generare corrente di qualit�
"rete" (ossia magari di tensione variabile, frequenza
variabile e quant'altro), non si potrebbe usarla per
ACCUMULO di corrente e poi prelevare questa energia bruta
(in tensione continua ora) per scaldare al momento del bisogno ?
In definitiva, oltre alla semplificazione dell'impianto di
generazione (basta solo il raddrizzatore e non occorre pi�
manco l'inverter ... al limite una sorta di limitatore di
tensione, che cmq non so se si possa fare o se sia semplice)
e lo sfruttamento di elettricit� GRATIS, mi chiedevo anche
se secondo voi sia pi� efficiente
1) accumulare calore nell'acqua calda di un boiler ben isolato
2) accumulare carica elettrica in un set di batterie
tradizionali al piombo.
Io non so fare un conto del secondo tipo perch� non so la
percentuale di scarica degli accumulatori (e non so se e
come vari con la carica residua), ma penserei che la seconda
sia molto meno sprecosa.
Poi ... controllatemi quest'altra stima, pls.
Ammettiamo di scaldare 150 L di acqua al giorno, a partire
da T = 0� sino a T = 50� (questo in prelievi per un totale
di 2 ore complessive di lavoro
Ci servirebbero
Q tot = 150 Kg * 1 Kcal/(Kg * �C) * 50 �C = 7'500 Kcal
E tot = 7'500 Kcal * 4,185 KJ / Kcal = 31'388 KJ
siccome questa energia � stata fornita in 2 ore di lavoro,
spenderemo una potenza di 4,4 KW (cos� poco ???? mmm,
strano, mi aspettavo peggio)
(assumiamo 100 % la resa in effetto Joule, caso pi� unico
che raro ma credo accettabile, o no ? Trascuro effetti
magnetici :-))
Ammettiamo di comprare accumulatori da 70 amperora (a 12,0
Volt di tensione di esercizio pratico). Ed ammettiamo che il
consumo giornaliero di corrente in una giornata di totale
assenza di ricarica, fosse di Q = 15 Ah.
Ciascuna batteria quindi scambia
E cad. = 12 V * 15 Ah * 3600 s/h = 648 KJ
Per immagazzinare i 31'388 KJ da spostare servono quindi
31'388 KJ tot / 648 KJ cad. = 49
49 accumulatori (in un uso cauto direi).
Sin qui mi pare non irrealistico
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passiamo al dimensionamento sulla potenza
W erogata = i * DV
i = 4400 W / 12 V = 367 Amper
(e commenterei, orco cane ! Che accidenti di cavi terminali
servono a veicolare questo po' po' di corrente ?)
Quanto vale la corrente massima tollerabile da prendere da
un accumulatore ? (senza mandarlo in ebollizione o farlo
esplodere intendo, un prelievo forte ma sostenibile, su
questo non me ne intendo)
Ma ... Se vengono collegate in parallelo n batterie, le
intensit� si sommano (mi pare) ed ergo a parit� di prelievo
di corrente totale, ciascuna batteria erogherebbe 367 / n
Ampere ?
Cmq
E tot = DV * i * t = 12 V * (367 / n) A * (3600 * 2) s = 31'388 KJ
n = (12 * 367 * 3600 * 2) / 31'388 n = 1010 accumulatori ! ! !
Mi direste se ho seminato qualche cavolata in giro ?
Possibile che il dimensionamento della potenza risulti di
oltre venti volte pi� restrittivo di quello sull'energia
totale ? Spero di no ....
Aspetto fiducioso qualche dritta (e spero che il moderatore
non mi cassi anche questa)
ciao
Soviet
Received on Fri Apr 02 2010 - 13:35:30 CEST
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