Re: Rich. pareri su libro "La relatività e la falsa cosmologia" di Marco De Paoli

From: Enrico SMARGIASSI <smargiassi_at_ts.infn.it>
Date: Wed, 07 Apr 2010 10:12:24 +0200

mdp wrote:

> Kuhn avr� riconosciuto che il
> termine "dogma" non era felice (e altrettanto potrebbe dirsi per
> termini similari da lui magari non usati come "chiusura") ma la
> sostanza non cambia.

Invece cambia molto. Perche' per Kuhn il "dogma" e' utile, e per certi
versi indispensabile, per la scienza: quindi usare questo termine, con
il suo portato negativo, e' sbagliato. "Scientists *exploit* a paradigm,
rather than simply *slumber* within it" [TSK, in Scientific Change, AC
Crombie ed., (Heinemann 1963), p. 390; enfasi nel testo].

> In realt� Kuhn, con "gran dispitto" dei
> rappresentanti della scienza "normale", � sempre stato assai pi�
> interessato alle rivoluzioni scientifiche

Certamente, basta conoscere il titolo del suo opus maius per capire che
quello era l'argomento che lo intereressava di piu'. Ma se uno va oltre
il titolo scopre che le cose che tu hai detto, che sono diverse, sono
del tutto errate:

1) sostieni che K. non sostiene che e' la fase paradigmatica (o piu'
esattamente monoparadigmatica; insomma la scienza normale) ad essere
scienza a pieno titolo;

2) che questo implicherebbe che K. non considerava Galileo ecc., in
generale i ricercatori in fase non-paradigmatica, come scienziati;

3) che le rivoluzioni non sono ritorni (parziali) ad una fase
pre-scientifica da superare in fretta.

Queste tue affermazioni, fatte tramite un infelice ed improvvido
sarcasmo, sono SBAGLIATE. E si tratta di un errore non da poco, perche'
stanno *al cuore* del pensiero kuhniano. Il perche' te l'ho spiegato nel
mio messaggio precedente, e qui mi limito a fornire qualche citazione,
tra le molte possibili, che credo siano sufficienti a dissipare
eventuali dubbi:

1) "Un attento sguardo all'impresa scientifica suggerisce che e' la
scienza normale, in cui il tipo di controlli cari a Popper non ha luogo,
  piuttosto che la scienza straordinaria, cio' che piu' distingue la
scienza dalle altre attivita'" [TSK, in Critica e Crescita della
Conoscenza, a cura di I.Lakatos e A. Musgrave (Feltrinelli, 2a ed.
1986), p. 75].

2) [Parlando degli ottici prima dell'instaurazione del paradigma dell'
Opticks] "Those men were scientists. Yet anyone examining a survey of
physical optics before Newton may well conclude that, though the field's
practitioners were scientists, the net result of their activity was
something less than science." [The Structure of Scientific Revolutions,
(The Univ. of Chicago Press, 2nd ed. 1970), cap. II, p.13]. Nota quanto
sia simile a quanto ho scritto io qualche giorno fa.

3) "So long as the tools a paradigm supplies continue to prove capable
to of solving the problems it defines, science moves fastest and and
penetrates most deeply through confident employment of those tools.
The reason is clear. As in manifacture so in science - retooling is an
extravagance to be reserved for the occasion that demands it." {ibid.,
cap. VII, p.76].

Naturalmente si puo' non esere d'accordo con TSK, ed io ho gia' detto
che sono lontano dal concordare in pieno con lui, ma prima bisogna
conoscerlo e capirlo.

> A suo tempo l'ho sentito a parlare a Torino, e mi pare
> proprio di ricordare che non mancassero accenni al "dogmatismo" della
> scienza "normale".

Capire una conferenza non di rado e' piu' difficile che capire un testo
scritto, dove si ha la possibilita' di fermarsi, riflettere,
rileggere... E visto la tua incomprensione degli scritti di TSK, non
credo che le tue impressioni di una conferenza abbiano un gran peso.

> Certo �
> assai pi� facile dire qualcosa su Kuhn che non studiarsi in francese
> gli otto volumoni del Syst�me du monde di Duhem

Certamente e' piu' facile. E vista la tua palese incomprensione del
primo, c'e` da preoccuparsi a pensare a cosa puoi avere combinato col
secondo...
Received on Wed Apr 07 2010 - 10:12:24 CEST

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