[it.scienza.fisica 26 Mar 2010] Valter Moretti ha scritto:
> Sarebbe interessante sapere ora se, ai tempi di Galileo, era possibile
> fare qualche osservazione astronomica, con i mezzi dell'epoca, per
> scegliere tra i due modelli e se Galileo avesse adottato il modello
> eliocentrico anche sulla base di tali osservazioni sperimentali oltre
> che per la maggiore semplicità matematica.
Per quanto concerne le effemeridi, l'astronomia di Copernico e' appena
di poco superiore a quella di Tolomeo. La precisione delle osservazioni
di posizione diventera' invece importante nell'opera di Kepler, che si
avvalse dei dati dell'osservatorio di Tycho Brahe.
I due modelli si equivalgono (al livello di precisione dell'epoca) per
quanto concerne gli angoli osservabili, ma differiscono drasticamente
per i rapporti teorici tra le distanze planetarie, sconosciute all'epoca
ma non prive di alcune conseguenze osservabili.
Nella "Narratio prima" Retico afferma che, oltre alle difficolta' connesse
alle teorie di Mercurio, Venere e Marte, furono le grandi variazioni di
luminosita' del pianeta Marte - che nessuna teoria geocentrica sarebbe
in grado di spiegare - a convincere Copernico che al centro dei moti non
stia la Terra ma il Sole:
"E soprattutto perche' Marte, allorche' rimane in cielo tutta la notte,
sembra eguagliare Giove in splendore, non distinguendosi che per il colore
rossastro; mentre negli altri casi lo si trova a stento fra le stelle di
seconda grandezza, e lo riconoscono solo quelli che lo osservano
assiduamente."
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Elio Proietti
Valgioie (TO)
Received on Fri Mar 26 2010 - 16:58:49 CET