In data Fri, 26 Mar 2010 15:54:36 +0100, Tommaso Russo, Trieste ha
scritto:
> Beh, non mi pare che quello che dici qui sia in contraddizione con
> quanto ho scritto io. Anzi, per certi versi direi che ne e' una versione
> refforzativa. A meno che non ci siamo stracapiti :-(
Non lo so, ti dico quello che ho capito io: Moretti formula una certa
definizione di sistema geocentrico, che lo caratterizza solo
cinematicamente, e chiede se � giusta. Tu rispondi di no, per� dai a tua
volta una definizione che � sempre di carattere cinematico.
Sia nell'una che nell'altra definizione, io ci vedo una mancanza.
Entrambe colgono l'aspetto pi� matematico e meno fisico del problema. Ma
il dibattito fra eliocentrismo e geocentrismo non riguardava solo di
cinematica, ma si svolgeva anche attorno un problema squisitamente
fisico: il fatto che la terra � ferma sotto i nostri piedi, almeno che
non ci sia un qualcosa che stia ingannando i nostri sensi.
Il problema non � di poco conto, perch� esso costituiva appunto lo
scoglio da superare per Galileo: far accettare la teoria eliocentrica
non solo come modello matematico, ma come teoria fisica.
Per spiegarmi meglio, mi azzardo a mutare la tua definizione di sistema
geocentrico:
"Si intende un modello astronomico in cui il moto degli astri venga
riprodotto per composizione di moti semplici e che hanno per riferimento
la Terra, in quanto questa � ferma nell'universo."
--
Giacomo "Gwilbor" Boschi
http://gwilbor.wordpress.com/
Received on Fri Mar 26 2010 - 17:49:41 CET