"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:81cd3fFqjpU1_at_mid.individual.net...
> Mi pare che anche Odifreddi abbia la stessa posizione, ossia che non
> riesca a capire gli argomenti di chi (come me) contesta l'equivalenza.
Pare anche a me.
Quando Odifreddi dice:
"in conclusione, e' copernico stesso a spiegare come i due (anzi, i
tre) sistemi sono equivalenti dal punto di vista matematico e fisico."
sarebbe proprio interessante capire a quali passi di Copernico vorrebbe fare
riferimento.
La cura con la quale Goldoni ha affrontato il tema direi che risulti
evidentissima anche solo da un rapido sguardo al link che citavo l'altro
giorno (come dicevo ha pubblicato sull'argomento anche articoli, come dire,
"ufficiali", ma purtroppo non ho piu' i riferimenti).
E Goldoni mi pare che sottolinei chiaramente il fatto che lo stesso
Copernico affermi con forza la negazione di cio' che dice sopra Odifreddi.
"Ecco allora che il sistema di Copernico si collocava su un piano nettamente
diverso rispetto a quello tolemaico, consentendo addirittura di prevedere, a
partire da sole misure angolari, le distanze dei pianeti dal Sole misurate
in raggi dell'orbita terrestre o, come diremmo ora, in unit� astronomiche!
Non era quindi vera l'affermazione che la teoria copernicana e quella
tolemaica dovevano considerarsi equivalenti. La teoria copernicana non era
soltanto pi� semplice, ma realmente superiore in quanto pi� predittiva.
Non ebbi il minimo dubbio che quello doveva essere stato il vero movente di
Copernico e che l'emozione che avevo provato per quella mia personale
riscoperta, fatta col senno di poi, era soltanto la milionesima parte
dell'emozione
che doveva aver provato il giovane Copernico e che avrebbe poi segnato
l'intera
sua vita.
[...]
Quale peso Copernico aveva attribuito a questo fatto? Fu questo il vero
movente oppure si tratt� di un fatto scoperto successivamente? C'era un solo
modo di sperare di trovare una risposta: leggere Copernico!
[...]
[citazione di Copernico]
E la cosa principale, ossia la forma del mondo e la certa simmetria delle
sue parti, non poterono trovarla, n� in tal modo ricostruirla, ma accadde
loro come a [un artista] che traesse da luoghi diversi mani, piedi, testa e
altre membra, di per s� bellissime, ma non formate in funzione dello stesso
corpo, e non corrispondentisi affatto fra loro, per comporre piuttosto un
mostro che un uomo.
[fine citazione di Copernico].
Dunque, non un dettaglio secondario, ma ... la cosa principale! La cosa
principale, sfuggita ai tolemaici, � la proporzione che esiste tra le parti
dell'intero cosmo. Forse, dice Copernico, Tolomeo e i suoi epigoni hanno
saputo escogitare un sistema geometrico pi� preciso del suo, ma i
dispositivi associati a ciascun pianeta possono essere dilatati o ristretti
a piacere e non consentono nemmeno di stabilire l'ordine dei pianeti. Il
sistema tolemaico � come un dipinto o una statua in cui un artista ha saputo
riprodurre magnificamente ogni parte del corpo ignorando per� le proporzioni
e generando cos� un mostro. Il mostro non �, come molti studiosi hanno
erroneamente sostenuto, un sistema composto da troppi cerchi e in cui i moti
non sono tutti uniformi. Il mostro � un universo sproporzionato, in cui non
c'� alcuna relazione tra le singole parti. Possiamo ingrandire il sistema
epiciclo-deferente di Giove fino a portarlo oltre l'orbita di Saturno e il
sistema tolemaico non ne risentir� in alcun modo! Il sistema eliocentrico di
Copernico forse non � altrettanto preciso, forse egli � come un artista che
non ha saputo dipingere o scolpire le singole membra in modo altrettanto
meraviglioso, ma la sua opera � un corpo proporzionato. Ogni parte del cosmo
� legata a ogni altra. E questa � la cosa principale che ci sia dato di
conoscere del cosmo." (pagg. 7-12 del link citato in precedente post)
> Goldoni lavora al Planetario di Modena, che e' intitolato a Francesco
> Martino, e io conobbi anche Martino, la bellezza di 35 anni fa, a una
> scuola estiva di astronomia organizzata dalla SAIt.
Proprio a quel planetario ho assistito al seminario di Goldoni di cui
parlavo giorni fa. Ero a Modena per una lezione fuori sede con alcune classi
del mio liceo.
> Di quell'articolo rimane solo la copia su carta; forse dovro'
> decidermi a ripescarlo, via scanner ecc. :)
ehh, pare proprio di si' :-).
> Elio Fabri
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Mon Mar 29 2010 - 22:52:52 CEST