Re: Rich. pareri su libro "La relatività e la falsa cosmologia" di Marco De Paoli

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Mon, 22 Mar 2010 15:10:40 +0100

"Peter11" <none_at_none.it> ha scritto nel messaggio
news:Y1Fpn.142263$813.41819_at_tornado.fastwebnet.it...

> Permettimi di dirti, senza voler far polemica, che a volte il tuo
> atteggiamento � davvero irritante (semplici scienziati, sapienti), molto
> peggio che se scrivessi: "florilegio di puttanate", perch� c'� quella vena
> di sarcasmo che trasuda disprezzo, ma che � ben dissimulata dietro una
> patina di buone maniere.
> Ripeto, senza voler fare polemica, altrimenti ti avrei dato dello s...zo e
> basta :-) :-)

Dici che "a volte il mio atteggiamento e' ..."; mi vene da pensare a quali
potrebbero essere le altre volte. Ci saranno di sicuro, ma, almeno a mia
coscienza, sono situazioni analoghe a questa segnalata da te.

Certo che c'e' quella vena di sarcasmo. Disprezzo pero' e' una parola un po'
grossa, io ne avrei usata un'altra, ma non e' poi tanto importante la parola
che avrei usato io.

In generale non mi va di essere trattato con sufficienza. E, quando mi pare
di vedere un tale atteggiamento nel mio interlocutore, provo a ripagarlo con
la stessa moneta, il piu' possibile identica cosi' che sia chiaro, come
dire, chi e' che ha cominciato. In sostanza, se uno si presenta dicendo che
distingue fra sapienti e scienziati (essendo i primi di categoria
superiore), io gli rispondo che sto sorvolando su questioni "poco
importanti", da "semplici scienziati", non da "sapienti".

Ritengo peraltro che chiunque abbia diritto ad esprimere il proprio parere,
anche quando questo potrebbe sembrare irriguardoso nei confronti di altri.
Insomma, De Paoli ha tutto il diritto di ritenere degna di considerazione la
distinzione fra sapienti e scienziati, e finche' esprime la sua opinione in
maniera non offensiva, almeno non direttamente offensiva, come in effetti
fa, non lo si puo' certo biasimare per questo. Pero' immagino che lo stesso
De Paoli possa aspettarsi risposte "venate di sarcasmo" da parte di chi
farebbe parte della "categoria inferiore".

Il passo di De Paoli al quale mi sto riferendo, quello in cui parla di
scienza e sapienza, e' nella premessa del suo libro:
http://books.google.it/books?id=eCdD6JNpWIkC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q=&f=false

"Certo noi rifiutiamo di assolutizzare la scienza vedendo in essa il culmine
e il vertice della conoscenza umana, secondo le vecchie - e queste si',
anacronistiche - procedure scientiste o positivistiche, e facciamo nostra la
classica distinzione fra *filosofia prima* e *filosofia seconda* o fra
*sapientia* e *scientia*: pero' amiamo il pensiero scientifico e nella
autentica grande *scientia* vediamo una effettiva e reale conoscenza del
mondo per quanto parziale e comunque per propria natura non tale da elevarsi
alla *sapientia*."

Ciao.
-- 
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire) 
Received on Mon Mar 22 2010 - 15:10:40 CET

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