"mdp" <marcodepaoli_at_yahoo.it> ha scritto nel messaggio
news:6dca5864-1dcc-44df-bbd3-3d70273df7c0_at_g11g2000yqe.googlegroups.com...
> Detto questo, devo per� aggiungere che in questi testi (validissimi
> quelli dei primi tre autori nominati) non ho trovato risposta al
> problema che io pongo che (senza sottovalutare le questioni tecniche,
> senza cui oggi non v'� scienza) � forse ancora pi� difficile di una
> questione tecnica.
> Questo problema riguarda la differenza fra il tempo misurabile della
> fisica e il tempo reale.
Te lo ha gia' fatto notare Enrico: parli di "tempo reale" ma non e' affatto
chiaro cosa tu vorresti intendere con quelle parole. E, in tutta sincerita',
io ritengo proprio che chi ha studiato e compreso la relativita', nel
leggere queste tue frasi, abbia chiarissima l'impressione che tu ignori
totalmente la *base* della relativita'.
Se tu non ignorassi tale base non ti avventureresti in critiche tipo "ne
vengono fuori questi paradossi ... inversione temporale ... i buchi neri
..." prima di fermarti a chiarire il punto.
Quel punto sarebbe di gran lunga il centro del tuo intervento. Tutto il
resto sarebbe assolutamente trascurabile.
Se tu avessi ragione su quel punto allora la questione sarebbe chiusa: la
relativita' sarebbe morta perche' minata alla base.
E allora perche' perdersi in discorsi largamente di secondo piano sorvolando
allegramente sul nocciolo del discorso? Capisci perche' dai l'impressione,
almeno la dai a me, di non aver capito la base della relativita' ?
Poi potra' anche darsi che in qualche parte del tuo libro compaia la
spiegazione di cosa tu intendi con le parole "tempo reale", ma il fatto che
tu ancora non abbia spiegato qui cosa intendi con quelle parole lascia
trasparire chiaramente che non sospetti che quella sarebbe stata la critica
che avresti ricevuto prima di ogni altra da chi conosce la relativita'. E
quale altro motivo potrebbe esserci nel non sospettare cio' se non quello
che non si ha chiara coscienza di quale pilastro della relativita' si
vorrebbe demolire?
> Con un saluto
> Marco de Paoli
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Mar 23 2010 - 11:08:30 CET