Dispersione calore x CONVEZIONE in fiamma libera
Da una recente lettura mi � sorta una domanda che giro ai
fisici del NG
Ammettiamo di avere una fiamma libera (di dimensione e forma
stabile nel tempo, di modo che sia nota la superficie
esterna ... immaginando che abbia un senso tracciarne una in
modo arbitrario) in condizioni stazionarie.
Vorrei capire come, variando come unico parametro la
Temperatura di fiamma (di nuovo, assumendo di poterne
associare una ad una regione di confine, arbitrario), possa
variare il calore disperso nell'ambiente col solo meccanismo
CONVETTIVO.
Capisco che la domanda stessa sia piena di buchi e
inconsistenze, ma eventualmente obiezioni calibrate
potrebbero consentirmi di formularla meglio.
Se pu� servire, si tenga presente che la dispersione TOTALE
di calore (convezione + irraggiamento + conduzione) pu�
essere anche conosciuta per altra via : ad es. sapendo
quanto combustibile viene bruciato nell'unit� di tempo e
noto il suo potere calorifico specifico.
P.S. � lecito assumere che la dispersione per CONDUZIONE
cresca linearmente in modo semplice col Delta_T
(fiamma-ambiente) ?
P.P.S. � lecito assimilare la fiamma a un corpo nero per
stimare il potere emissivo (dispersione x irraggiamento) ?
Se la stima di questi due processi fosse pi� agevole,
sarebbe sensato calcolare il primo flusso dispersivo di
calore per differenza ? (flusso termico totale - conduzione
- irraggiamento) ?
Ciao
Soviet_Mario
Received on Sun Mar 14 2010 - 16:46:24 CET
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