Re: Una semplice ma precisa domanda sulla quantita' di moto

From: cometa_luminosa <alberto.rasa_at_virgilio.it>
Date: Sun, 7 Mar 2010 10:42:04 -0800 (PST)

On 7 Mar, 16:30, radicale 003 <radicale...._at_gmail.com> wrote:
> On 7 Mar, 15:25, cometa_luminosa <alberto.r..._at_virgilio.it> wrote:
>
> > Si e' giusta.
>
> Oh, finalmente. Grazie mille.
> Ahhh ... Ce l' ho fatta a capire ... :-)
>
> > Come ha detto Frigeni puoi fare il calcolo semplice di quello che
> > accade nel riferimento di m: le altre due masse conferiscono ad m una
> > quantita' di moto -2m1*v
>
> Oddio, m' hai di nuovo gettato nello sconforto
> ... Scusa, perche' col segno meno ?
> Visto che le velocita' delle masse di arrivo hanno somma
> vettoriale nulla, mi sarei aspettato che il loro contributo e' 0.

Tu hai scritto:

<<un corpo di massa m si muova di moto rettilineo uniforme
a velocita' vettoriale v rispetto ad un dato sistema di riferimento.
(inerziale)
Dunque la sua quantita' di moto e' m*v.
Supponiamo che gli arrivino addosso, e gli rimangano
attaccate, (urto PERFETTAMENTE anelastico) due masse
m1 = m2 contemporeanamente, una da sopra e una da sotto
con la stessa velocita' ma uguali ed opposte.
In modo cioe' che si elidano tra loro. >>

Da quello che hai scritto mi sembrava di aver capito che m si muove
lungo l'asse x con velocita' v e le altre due masse si muovono lungo
l'asse y con velocita' uguali ed opposte. Non era cosi'? Intendevi
invece che le altre due masse si muovono su traiettoria obliqua e che
quindi hanno componenti di velocita' non nulle sia secondo x che
secondo y, pur essendo i 2 vettori uguale ed opposti?

Allora, vediamo un po'. Le componenti y delle velocita' delle due
masse continuano a rimanere uguali ed opposte anche nel riferimento di
m, quelle che cambiano sono le componenti x. Se tali componenti x
(delle velocita' delle due masse urtanti) valgono Vx e - Vx, nel
riferimento di m devo sommare -v ad entrambe le componenti, che quindi
diventano -Vx - v e Vx - v e percio' la componente x della quantita'
di moto delle due masse urtanti, che viene conferita ad m, vale:

m1( -Vx - v) + m1(Vx - v) = -2m1*v

quindi il corpo complessivo si muovera' lungo x ad una velocita':

-2m1*v/(m + 2m1).

Questo pero' nel riferimento del corpo iniziale. Per tornare al
riferimento fisso, bisogna sommare +v:

-2m1*v/(m + 2m1) + v = m*v/(m + 2m1).


> E infine :
> e' (un po') strano che il corpo rallenti senza una forza "nuova"
> che s' opponga al suo moto, vero ? Sembra un po' come dire ...
> Controintuitivo. Visto che le masse che lo urtano non provocano
> (in quanto la risultante delle loro velocita' e' nulla) una forza
> momentanea che s' oppone alla velocita' del corpo.
> No ?

Sarebbe strano se il corpo avesse la stessa massa di prima.
Quello che conta, quando eserciti una forza su un corpo, non e' la sua
velocita', ma la sua quantita' di moto. E' vero che il corpo ha
rallentato (che poi detto cosi' non sarebbe neanche giusto, visto che
non e' piu' lo stesso corpo di prima...) pero' la sua quantita' di
moto e' rimasta la stessa.
Received on Sun Mar 07 2010 - 19:42:04 CET

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