Re: Velocita' del suono

From: Tetis <ljetog_at_yahoo.it>
Date: Fri, 5 Mar 2010 15:32:10 -0800 (PST)

On 5 Mar, 20:36, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:
> "Giacomo \"Gwilbor\" Boschi" ha scritto:> E questo fa scattare una domanda che mi porto dietro da tempo: perch�
> > con la distanza il tuono si disperde, nel senso che arriva a durare
> > anche pi� di una decina di secondi? Interazione dell'onda acustica col
> > suolo?
>
> Io propenderei per riflessioni da case, colline, e altri ostacoli.
> Considera che una differenza di cammino di 1 km significa un ritardo
> di 3 secondi.
>
> --
> Elio Fabri

Io avevo dedicato attente riflessioni all'argomento ai primi di
ottobre che qui � il periodo dei temporali pi� significativi. La mia
conclusione � che questa storia del tuono che si allunga � solo in
piccola misura vero e per il resto una leggenda e si spiega con la
fisiologia delle percezioni. Ho dovuto riascoltare la registrazione di
un temporale prima di decidermi a scrivervi e quello che ho notato �
che sempre, a qualunque distanza si sia dal punto in cui il fulmine
tocca terra, ammesso che non sia una scarica internebulare, si
percepisce un esordio pi� deciso e poi uno strascico piuttosto
prolungato. Quello che inganna facilmente la memoria � l'importanza
emotiva che si collega all'esordio e che conduce a sottovalutare lo
strascico che generalmente ha un intensit� molto pi� contenuta,
inoltre c'� un altra regolarit� che non mi spiego benissimo: quando il
fulmine � vicino succede anche che dopo una fase pi� o meno silente
(in realt� il tuono � sempre in corso ma a volume pi� contenuto) si
percepisca una nuova fase di breve durata di intensit� pi� sostenuta,
come una sorta di scarica secondaria pi� lontana o di eco . A questo
si aggiungono delle osservazioni visive per cui il tuono � tanto pi�
prolungato quanto meno estesa � l'area del cielo illuminata, questo si
spiega subito perch� dipende da come la scarica � orientata rispetto
al punto di ascolto. Ne segue che in effetti la durata della fase
secondaria del tuono , nei pressi del punto in cui questo cade �
mediamente di poco inferiore (azzarderei che fattore massimo sia
sqrt(2) ) di quanto non sia per i fulmini pi� distanti, questo dipende
dal fatto che quasi tutti i fulmini hanno associate delle scariche
secondarie pressoch� orizzontali.
Received on Sat Mar 06 2010 - 00:32:10 CET

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