Luciano Buggio wrote:
> Naturalmente includi tra debolezze e normalit� anche la sua ostinata
> opposizione fino alla morte nel 1955 alle deliberazioni del congresso
> Solvay del 1927, cosa che in particolare oggi ci si guarda bene anche
> dall'insegnare a scuola, visto che non ha a che fare col genio, anzi.
> lo sminuirebbero.
Visto che a scuola (di fisica) non ci sei mai andato, non puoi sapere
che cosa si insegna.
Quanti hanno studiato fisica probabilmente sanno delle idee di Einstein
sulla meccanica quantistica. Ma la cosa non e` assolutamente importante
per capire la fisica. La relativita` (e tutto il resto della fisica)
funziona non perche' l'ha detto un genio, ma perche' la natura si
comporta cosi`.
Un genio e` servito per fare il primo passo, avere l'idea, metterla in
linguaggio comprensibile (=matematico) e poi verificare con l'esperimento.
Passata questa prima fase, poi magari anche la seconda di ripensata e
messa in bella, diventa patrimonio di tutti quelli che la studiano, che
cosa pensasse l'autore su altri argomenti e` abbastanza irrilevante.
Il culto della personalita` fa audience, novella 2000... ma con la
fisica c'entra proprio poco.
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Tue Feb 09 2010 - 10:34:26 CET