Re: Fondamenti di meccanica quantistica

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sat, 12 Aug 2023 08:30:25 +0200

Il 11/08/23 22:21, Davide ha scritto:
>... vorrei capire qualcosa in più riguardo le critiche di Einstein (e non solo) all'interpretazione di Copenhagen. Realismo, separabilità, causalità e località in che rapporto stanno tra loro nella formulazione della meccanica quantistica? Chiedo, se possibile, tre cose:
> 1) se chi ha conoscenza ha voglia di fare una descrizione con un quadro di insieme delle questioni;
>

Temo di non avere abbastanza tempo :-( Però vedi risposta alla terza
domanda.

> 2) se chi ha competenza in fisica ha voglia di condividere la sua opinione sull'importanza del tema, ovvero se secondo lui sono questioni filosofiche ed inutili per la fisica o se sono aspetti centrali mell'indagine fisica

Se sono questioni filosofiche o di fisica, dipende dall'approccio e
dagli strumenti usati per cercare una risposta. Attualmente, la
questione dei fondamenti della MQ è un settore di ricerca attivo e con
forti interazioni con attività sperimentale e problemi applicativi
(quantum computer per dirne uno).

Tuttavia mi sembra anche doveroso mettere questa tematica nella giusta
prospettiva. Pur con la sua importanza, non è il problema centrale della
fisica teorica attuale. A fronte di una frazione di fisici coinvolti
nella ricerca sui fondamenti della MQ, c'è una enorme platea di fisici
che utilizza la MQ, senza necessità pressanti di approfondimento su
questioni intepretative (diciamo che utilizzano una vulgata della
interpretazione di Copenhagen, più che sufficiente per gran parte dei
problemi intepretativi).

In questo senso, mettere troppo l'accento sulla ricerca sui fondamenti,
rischia di falsare il modo con cui la MQ viene utilizzata in fisica
oggi. E questo è importante anche dal punto di vista didattico.

> 3) Se chi è informato sa consigliare testi interessanti sul tema
Se non lo conosci, direi che un classico resta il libro di Ghirardi
"Un'occhiata alle carte di Dio". Ha qualche difetto (i principale è che
Ghirardi non era un osservatore neutrale, avendo la sua
interpretazione), ma affronta i principali problemi in modo non
superficiale.
Consiglierei anche il più datato, ma per certi aspetti migliore rispetto
a Ghirardi, libro di John Bell Speakable and Unspeakable in Quantum
Mechanics.

Giorgio
Received on Sat Aug 12 2023 - 08:30:25 CEST

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