Re: frequenza strumenti musicali
Il giorno mercoledì 16 agosto 2023 alle 14:35:04 UTC+2 El Filibustero ha scritto:
> On Tue, 15 Aug 2023 21:51:04 -0700, Franco wrote:
>
> >Mi ricorda le
> >orecchie d'oro che sentivano differenza fra due cavi degli altoparlanti,
> >tranne poi non saper riconoscere dei brani con distorsione aggiunta di
> >qualche percento!
> Doppio cieco e si risolve tutto.
> >> Per divertimento invito a cercare su youtube musica a 432 Hz.
> >> La realtà è che tra 440 e 432 Hz c'è meno di un semitono di differenza
> >
> >Sono 32 cent, Sentirli da soli e` difficile, ci vuole un ottimo orecchio
> >assoluto.
> Se l'orecchio assoluto e' raro, cosa dire dell'orecchio assoluto (mod
> 2^(1/12)), ossia il sottoscritto?
Stento a crederci, ma io non faccio testo, penso che io riuscirei a indovinare una frequenza
audio con un errore del +/- 30%.
Però innanzitutto bisognerebbe dare una definiziona precisa di "orecchio assoluto" che detta
così ha poco significato. Potrebbe essere definita come la capacità di determinare
la frequenza (o la nota, secondo un'accordatura predefiniita, per esempio con il LA a 440 Hz)
di un tono puro sinusolidale con un errore per es. del +/- 2%, entro un determinato range di
frequenze (per es. l'estensione del pianoforte) e a orecchio "smemorizzato", per esempio
senza aver ascoltato musica nei 60 minuti precedenti in modo da evitare il ricordo di un riferimento.
>
> brano con diapason a 440 Hz: tutto OK. Ma per quanto riguarda la
> tonalita'... vedi caso 415 Hz.
>
> brano con diapason a 432 Hz: fastidiosamente calante (soprattutto se
> piano solo), come se in un mangianastri il capistrano non ce la
> facesse a tenere il nastro alla giusta velocita'
>
> brano con diapason a 415 Hz (cioe' tale che il La# suona come il La a
> 440 Hz): tutto OK. Si', ma in che tonalita e'? Re, Sol, Sib?
> Vattelapesca. A meno che... ci siano peculiarita' strumentali. Ad
> esempio, sulla ghitarra il Re+ "base" e il Mi+ "base" sono rivoltati
> in modi diversissimi. Quindi posso dire: questo brano e' in Re+, NON
> perche' ha una tonica all'altezza del Re, ma perche' si sente la
> sonorita' ghitarristica tipica del rivolto base di Re+.
>
> Vecchio piano acustico. Distinguo infallibilmente ciascuna nota, NON
> per l'altezza, ma per le differenze timbriche tra nota e nota. Cioe':
> per me sotto quel tasto non c'e' quella frequenza, ma quel peculiare
> inviluppo spettrale. Ciao
Ripeto, per la mia esperienza personale è fantascienza, ma non nego quello che stai dicendo.
Però da quello che dici mi fa pensare che tu, forse in nodo inconscio, usi qualche riferimento
indiretto che ti aiuta a determinare la nota.
Ti faccio un esempio, tra i miei cd ho una registrazione del clavicembalo ben temperato di un importante
musicista . Mi sarei aspettato che usasse uno strumento musicale di eccelsa qualità, invece quando lo ascolto
io sento un rumorino meccanico di un tasto ben preciso che mi rende fastidioso l'ascolto.
L'ho fatto sentire a qualche amico e a una mia amica musicista professionista.
Nessuno sente quel rumorino, tutti dicono che è una esecuzione perfetta.
Voglio dire, c'è qualcosa che solo io percepisco e che mi permette di riconoscere con assoluta
precisione quando viene suonata quella nota, ma solo in quello strumento, non tanto la nota in
sè che non riuscirei mai a stabilire con precisione.
Se poi mi parli di vecchi piani acustici, sempre quella mia amica musicista a casa sua ha un vecchio
piano a coda sul quale ha sempre studiato, lei lo reputa un buon piano del valore di decine di migliaia
di €, io lo trovo allucinante, ogni tasto fa un suo suono diverso dagli altri. In questo modo forse anch'io
con un bel po' di allenamento riuscirei a riconoscere ogni nota di quel particolare strumento.
Perciò la valutazione di una capacità di riconoscere a orecchio una frequenza andrebbe fatta solo
con suoni sintetici.
Received on Thu Aug 17 2023 - 15:56:37 CEST
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