Re: Lasciar andare un corpo mantenuto in moto circolare con una corda

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Mon, 4 Sep 2023 17:03:43 +0200

Mi sono preso una pausa dal lavoro che sapete e la dedico a trasmettere
in modo telegrafico alcune idee che mi sono spuntate in mente seguendo
la discussione.
Quindi non rispondo a nessuno in particolare, ma in modo disordinata
rispondo un po' a tutti :-)

Non so se esiste una vera e propria tradizione (americana? dei paesi
anglosassoni? altra?) anche se si pu\`o certo riscontrare, pur se
forse molto diluita, una tradizione europea (Russia inclusa).

A questo proposito, dato che ho fatto una veloce consultazione di cui
dirò fra poco, mi ha divertito una nota che si trova nella meccanica di
LL, proprio all'inizio.
Il §1 (ed. inglese) inizia così:
"One of the fundamental concepts of mechanics is that of a /particle/".
e c'è una nota a fondo pagina:n
"Sometimes called in Russia /material point/.

Invece Goldstein parla di "particelle" senza nessun chiarimento
ulteriore.

La consultazione l'ho fatta per confrontarmi coi grandi, avendo prima
riguardato la mie Lezioni di FG I.
Leggendole ci sono rimasto male, perché non c'è la minima traccia di
come e dove si possano applicare le leggi di Newton: si parla
genericamente di corpi (come del resto fa Newton) ma che siano
piccoli, grandi, composti di parti, ecc. non è minimamente
considerato.
Non ho riletto tutto, e potrebbe darsi che la questione venga ripresa
quando comincia la dinamica dei sistemi, ma all'inizio non c'è niente.

È per questo che ho voluto vedere che cosa dicono "i grandi" e la
lettura mi ha confortato: se possibile fanno peggio di me.
Dato che debbo essere breve, non dico altro.
Solo che tra i testi di cui dispongo in casa mi manca di guardare
Feynman.
A dire il vero ho anche riletto l'inizio del secondo volume delle Lez.
di Meccanica Razionale di Signorini (che non oso mettere tra i grandi:
è solo stato allievo di un grande: Levi-Civita) e direi che ne esce
meglio: il problema c'è anche se mi sembra che la strada che segue sia
troppo intricata.

Quindi io che oggi sento il problema del campo di applicazione dei
principi della dinamica e della loro esatta formulazione come un serio
problema anche didattico, 30 anni non lo avevo neppure considerato,
evidentemente guidato da illustri maestri :-)

Passo alla scuola secondaria.
Credo di sapere che in Italia o non si tocca affatto il problema o lo
si "risolve" in modo sbagliato, ossia dicendo che il secondo principio
si applica a corpi "piccoli".
La dinamica dei sistemi direi che non ci sia, o sia molto
semplificata: moti traslatori o rotazioni attorno a un asse fisso.
Tutto sommato, salvo per una maggiore attenzione a fare discorsi
puliti e non troppo rozzi, non mi sembra una cattiva scelta.
Anche se basta un'automobile per uscire da quel campo...

Viceversa, stando a quello che ho capito seguendo PSE, nel mondo la
confusione regna sovrana, nel senso che è diffuso l'uso che vi ho
segnalato, col supplemento di una trattazione decisamente scorretta
della dinamica dei sistemi, che lascia idee sommamente confuse negli
allievi.
Non poche delle domande da ragazzi di scuola secondaria (e forse
oltre) riguardano moti rotatori o nello spazio di corpi rigidi: dove
non si cavano le gambe senza idee chiare sulle eq. cardinali.
Mentre sulla prima abbiamo già detto e sulla seconda si legge di
tutto.
Col famigerato concetto di "torque" che sembra indipendente da quello
di forza e che non sanno come usare.
Nei primi tempi, quado partecipavo attivamente (direi 4 o 5 anni fa)
debbo aver scritto più di una risposta, ma poi ho desistito perché era
come pestar l'acqua nel mortaio.

Ho anche pensato se non si potrebbe costruire un'assiomatica corretta
ignorando il punto materiale ed enunciando come assiomi le eq.
cardinali.
Non sono andato oltre e non vado oltre adesso.
-- 
Elio Fabri
Received on Mon Sep 04 2023 - 17:03:43 CEST

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