Il giorno lunedì 11 settembre 2023 alle 12:25:05 UTC+2 Elio Fabri ha scritto:
> Alberto Rasà ha scritto:
> > Il giorno domenica 10 settembre 2023 alle 14:40:04 UTC+2 Giorgio
> > Pastore ha scritto: << ... >>
> > Grazie.
> Sembra proprio che sia indispensabile svegliarvi...
>
Grande Elio! :-)
Comunque non sono del tutto d'accordo con quello che dici qui sotto.
>
> Siete finiti in una discussione che più
> bizantina non si può :-(
>
In che senso? Troppe s.... mentali sul Latino?
>
> Come va tradotto "nisi quatenus"?
> 1. se non fino a quando
> 2. se non in quanto a/nella misura in cui.
...
> E come si traduce in italiano "unless"? e
> invece "except insofar as"?
> Non vi rendete conto che il solo fatto che
> nascano problemi del genere dimostra che
> *quella non è fisica*?
>
Certo, è linguistica, ma collegata ad un significato fisico, no? Quante volte, e giustamente, tu stesso hai cercato di capire quale doveva essere il significato corretto di una parola o di una frase di A. Einstein, per es.? Ma forse intendi che gli scritti di Newton sono troppo lontani nel tempo per farne, ora, una esegesi linguistica.
>
> Casomai bisognerebbe osservare che
> Newton non è davvero un maestro
> quanto a enunciati, definizioni, ecc.
...
> Quanto alla I legge, io la vedo così. L'enunciato
> latino è "Corpus omne perseverare in statu suo
> quiescendi vel movendi uniformiter in directum,
> nisi quatenus a viribus impressis cogitur
> statum illum mutare."
> Mi conformo alla moderna logica delle
> proposizioni. Qui ci sono due
> proposizioni (le scrivo in italiano):
> A = (Un corpo resta nel suo stato ecc.)
> B = (Ci sono forze impresse) (notate il plurale).
> La lex I dice "A se (non B)" e anche "(non A) se B".
> Quindi, come valore di verità A = (non B)
> ossia (non A) = B.
> Come vedete per me "nisi quatenus" ha lo stesso
> valore *logico di "se e solo se";
>
Del resto è sempre così che l'abbiamo intesa noi, no? Invece gli anglosassoni l'avevano intesa che poteva aversi "(non B) non implica necessariamente A" ?
>
> Non è logicamente possibile trarre dalla I legge
> implicazioni relative all'ipotesi che il corpo sia in
> uno "stato" di moto diverso.
>
Diverso da quale? Vuoi dire, come accenni più giù, che non si capisce se con la lex I intendeva riferirsi solo allo stato di quiete o moto rettilineo uniforme o anche, per es., ad uno stato di moto circolare uniforme?
...
> Hoek osserva che nessuno degli esempi si
> riferisce a corpi non soggetti a forze se non ...
> Discutibile il caso dei proiettili, ma certo sembra
> avere ragione su trottola o pianeti.
> Non si può fare a meno di chiedersi che cosa
> avesse in mente Newton.
>
E questa sarebbe già una scoperta sensazionale!
La lex I che con: "... vel movendi uniformiter in directum..." si riferisce anche a moti come il moto circolare uniforme, che è un moto accelerato!
...
> Io però ho pensato una cosa diversa.
...
> Secondo me questa è la ragione degli esempi che
> dicevo sopra: senza che ci sia una connessione
> logica, Newton è portato a vedere il moto
> della trottola o di un pianeta come uno "stato di
> moto", che anch'esso viene conservato se non
> interviene un'azione esterna.
>
Non la trovi un'intuizione notevole? Un seme del principio di conservazione del momento della quantità di moto.
Ciao.
--
Wakinian Tanka
Received on Wed Sep 13 2023 - 16:32:52 CEST