Fin dove si estende la distorsione dello spaziotempo creato dalla Terra ?
Ho seguito la <piccola> polemica che si è avuta recentemente per la domanda di Nello Coppola ed il suggerimento dato da Wakinian Tanka :
<Posso suggerire ai moderatori di non prendere più in considerazione la domanda e di indicare al proponente di consultare precedenti discussioni sull'argomento?>
Faccio questa premessa perchè anche io avrei una domanda su cui ho visto si è discusso altre volte...tuttavia pur avendo cercato su i.s.f non ho trovato nelle precedenti risposte quello che mi premerebbe sapere, per cui ci provo affidandomi alla benevolenza degli amministratori ed alla benevolenza di chi vorrà rispondermi.
La legge di attrazione newtoniana dice
F=G(M*m)/d^2
In questo modo si puo' calcolare la forza di attrazione che c'è tra due masse.
Ma se la massa è una sola? Immaginiamo un pianeta lontanissimo da qualsiasi altra massa, anzi addirittura un universo vuoto con un solo pianeta.Avrebbe senso questa legge F=G(M*m)/d^2 ? Io credo che non avrebbe senso perche' la formula diventerebbe F=G(M)/diviso cosa ? se non c'è un'altra massa con cui misurare la distanza (d).
Però anche se non c’è una massa di prova, credo che il campo gravitazionale venga creato lo stesso, un po’ come avviene per il campo magnetico che per manifestarsi ha bisogno di una particella di prova.
Questa è la legge di Newton...
Tuttavia ora vorrei parlare della gravita' dal punto di vista di Einstein.
La massa deforma lo spaziotempo (si può dire creando un campo?).In questo contesto la massa M, non ha bisogno della massa m e non ha nemmeno bisogno di una distanza tra M ed m. Un solo pianeta puo' stare benissimo da solo e creare intorno a se una deformazione dello spaziotempo. Giusto ? Boh…
Premessa alla domandona : la gravità come raggio di azione si estende all’infinito, certamente affievolendosi man mano , ma si estende all’infinito.
La distorsione dello spaziotempo generato ad esempio dalla Terra si estende anch’esso all’infinito (anche qui affievolendosi man mano ?).
Domandona : un pianeta (diciamo la Terra) con la sua massa distorce lo spaziotempo intorno a sè e se voglio calcolare l’entità di questa distorsione devo calcolare il raggio di curvatura prodotto dalla Terra nello spaziotempo.
Per calcolare detto raggio di curvatura c’è una formula : 1/R²c = 2GM/c²R³ Dove Rc = raggio di curvatura R = raggio della terra M = massa della Terra G = costante gravitazionale Mettendo in questa formula tutti i dati viene fuori che il raggio di curvatura vale
1,7*10^11 metri . (Dati copiati da -Insegnare relatività nel xxi secolo di Elio Fabri). Dati copiati e forse non capiti ? E' probabile...
Qui finisce la mia comprensione…il raggio di curvatura vale 1,7*10^11 metri , per carità, non dico che la formula o i calcoli siano errati, dico solo che come la gravità (nel senso newtoniano) si estende all’infinito pur affievolendosi man mano, così anche il raggio di curvatura prodotto dalla Terra dovrebbe estendersi all’infinito (affievolendosi), ma dare una misura precisa 1,7*10^11 metri va fuori dalla mia comprensione.La Terra distorce lo spaziotempo intorno a se fino ad una distanza di 1,7*10^11 metri ? E poi un poco più in la cosa succede ? Essendosi esaurita la capacità di distorsione dopo quella misura, lo spaziotempo diventa improvvisamente piatto ? Non c’è più curvatura ?
Diciamo 1,7*10^11 metri + 1000 metri .
Fino a 1,7*10^11 metri lo spaziotempo è curvo e poi in quei 1000 metri successivi lo spaziotempo diventa piatto ? Questa cosa mi sembra priva di senso…in quei 1000 metri successivi la distorsione dovrebbe essere man mano meno accentuata (fino all’infinito), ma non può diventare zero.
Per cortesia potreste chiarirmi le idee ?
Luca
Received on Wed Sep 20 2023 - 02:18:00 CEST
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