Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it> ha scritto:r
> Il 16/10/23 17:07, Massimo 456b ha scritto:> quando guardo qualcosa credo che arrivino fotoni singoli al mio> nervo ottico e che questi poi formino una immagine di qualcosa> che e' stata illuminata: in parte li ha assorbiti in parte> riflessi.> Ma come fa in un singolo fotone ad esserci l'informazione che in> gruppo formera' l'immagine complessiva?> Cioe' in cosa consiste questa informazione? Lunghezza d'onda?Non ti so dare una risposta completa. Però partirei dal tuo assunto che "arrivino fotoni singoli al mio nervo ottico e che questi poi formino una immagine di qualcosa che e' stata illuminata".Studi recenti mostrano una debole capacità del nostro occhio di rivelare singoli fotoni (cfr. https://www.nature.com/articles/ncomms12172 ) ma questo può avere a che fare con la fisiologia e fisica della visione in condizioni di buio. In condizioni di illuminazione normale, l'ipotesi di immagini formate da eventi a singoli fotoni mi sembra un tantino arrischiata. Effetti cumulativ
i e collettivi giocano un ruolo.Potrebbe comnque essere interessante stimare il numero di fotoni che entrano nell' occhio per unità di tempo in condizioni di illuminazione normale. Questo lo lascio come esercizio per chi volesse divertirsi un po' con le stime numeriche.
da questo studio ne bastano da cinque a sette.
https://www.lescienze.it/news/2016/07/20/news/occhio_umano_percezi
one_singolo_fotone-3165176/#:~:text=Nel%201942%2C%20il%20fisiologo
%20Selig,fotoni%3A%20da%20cinque%20a%20sette.
quello che mi affascina e' l'informazione associata alla funzione
d'onda e il suo collasso nel momento della "misurazione"
visiva.
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ciao Massimo
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Received on Wed Oct 18 2023 - 11:26:18 CEST