Re: Almanaccare sull'entaglement
Am 21.10.2017 um 16:58 schrieb Giorgio Bibbiani:
> Il 21/10/2017 15:17, JTS ha scritto:
>> Per come ho capito io, il concetto di simultaneita' dato
>> dall'entanglement non e' verificabile con nessun esperimento.
>> Supponiamo infatti di avere due particelle entangled e effettuare una
>> misura di una data grandezza fisica su ciascuna di esse (giusto per
>> rimanere con un esempio classico, lo spin in una data direzione).
>>
>> E' possibile controllare che i risultati della misura sono correlati,
>> ma non c'e' nessun modo di dire quale delle misure e' stata effettuata
>> per prima.
>
> E' sempre così? Direi di no, se una delle 2 misure si trova nel
> futuro assoluto (cono di luce futuro) dell'altra allora si può
> dire quale sia stata effettuata prima, anche se ciò non significa
> che i risultati delle 2 misure debbano essere legati causalmente.
Qui ci dovrei pensare, nel teorema di no-communication (quello di
Ghirardi) mi pare non ci sia la variabile tempo, la comunicazione e'
impossibile.
Ma forse avrei dovuto dire "non c'e' nessun modo di dire quale delle
misure e' stata effettuata per prima guardando solo i risultati delle
misure".
>> Oltre a questo, un'altra cosa che interessa a me e' che si puo' fare
>> la stessa considerazione per altre misure su sistemi quantistici,
>> anche non-entangled. Prendiamo in considerazione un elettrone;
>> ammettiamo che la sua funzione d'onda sia estesa in uno spazio
>> macroscopico (mettiamo che sia un cubo di qualche decina di centimetri).
>>
>> Ora immaginiamo di dividere questo cubo in tre parti: una fetta spessa
>> un centimetro su una faccia (chiamo F1 questa prima fetta), una fetta
>> spessa un centimetro sulla faccia opposta (F2), e lo spazio in mezzo.
>> Supponiamo di poter fare una misura M1 che ci dice se l'elettrone e'
>> in F1, e un'analoga misura M2 che ci dice se l'elettrone e' in F2.
>
> Qui il linguaggio può essere fuorviante per alcuni,
Forse la formalizzazione che ha fatto Elio con gli operatori di
proiezione mette la cosa in ordine.
>> Se eseguo M1 e trovo che l'elettrone e' in F1, sono sicuro che
>> eseguendo M2 "subito dopo" (metto tra virgolette perche' va
>> specificato meglio, diciamo che l'intervallo tra M1 e M2 deve essere
>> tale che nessun segnale possa collegare F1 e F2) non trovo l'elettrone
>> in F2.
>>
>> Sembrerebbe quindi che la misura M1 abbia determinato il risultato
>> della misura in M2.
>
> Direi che il risultato di M1 _abbia_ determinato quello di M2.
D'accordo su questo.
>> Cio' nonostante, mi aspetto che facendo la misura M2 (il che vuol dire
>> facendo la misura molte volte, sul sistema preparato nello stesso
>> modo, e poi guardando le statistiche) non ci sia nessun modo di dire
>> se la misura M1 sia stata eseguita o meno (non ho mai fatto i calcoli
>> e sarebbe bello farseli con calma).
>
> Mi sembra che si dovrebbe specificare in quale stato M1
> lasciasse l'elettrone nel caso non risultasse in F1...
>
Anche per questa osservazione, con la formalizzazione di Elio ora
dovrebbe essere tutto a posto.
Ciao.
Received on Sat Oct 21 2017 - 19:09:15 CEST
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