Re: Relatività della contemporaneità

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Thu, 18 Jan 2024 01:35:08 +0100

Il 17/01/24 14:36, Elio Fabri ha scritto:
....
> Ripeto: in quello che ha scritto Giorgio non c'è niente che faccia
> pensare che non sia d'accordo con me; ma non c'è neppure detto che
> così stanno le cose perché ce lo hanno mostrato degli esperimenti,
> quindi un lettore potrebbe anche interpretare che non avrebbe potuto
> essere altrimenti.
> Mi è sembrato quindi necessario sottolineare questo aspetto.

In realtà ci sono due questioni diverse. Per chiarezza, fammi usare il
linguaggio moderno e quindi parlerò disistemi di riferimento e non di
spazi. Inoltre mi concentro, come nella risposta all'OP, sul significato
di posizione e velocità, e non sull' ammissibilità di un sistema di
riferimento privilegiato. Mi sembra che quest'ultimo punto è quello su
cui richiami l'attenzione. E ovviamente concordo. Come concordo sulla
necessità di sottolineare la componente empirica del principio di
relatività.

Sarei molto più cauto nel mettere assieme la questione di un riferimento
privilegiato dalla possibilità di ignorare del tutto il concetto di
sistema di riferimento. E questo, in un mondo in cui esiste un
riferimento privilegiato, è un rischio forte. Visto che c'è, diamolo per
scontato, e introduciamo una posizione assoluta (invece di una posizione
relativa ad un sistema di rif. privilegiato).

La conseguenza sarebbe di svuotare di significato empirico qualsiasi
misura di posizione (come la si misura operativamente?) e quindi di
velocità.

Purtroppo, tra le concezioni intuitive (o misconcetti o comunque li si
voglia chiamare) l'idea di poter assegnare una velocità a un corpo senza
alcun riferimento ad altri corpi osistemi di riferimento, è presente e
provoca una buona fetta di problemi di comprensione.

Giorgio
Received on Thu Jan 18 2024 - 01:35:08 CET

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