Re: Relatività della contemporaneità

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_units.it>
Date: Sat, 20 Jan 2024 09:06:52 +0100

Il 19/01/24 18:19, Bruno Cocciaro ha scritto:
> Il 18/01/2024 01:35, Giorgio Pastore ha scritto:
>
>> Sarei molto più cauto nel mettere assieme la questione di un
>> riferimento privilegiato dalla possibilità di ignorare del tutto il
>> concetto di sistema di riferimento. E questo, in un mondo in cui
>> esiste un riferimento privilegiato, è un rischio forte. Visto che c'è,
>> diamolo per scontato, e introduciamo una posizione assoluta (invece di
>> una posizione relativa ad un sistema di rif. privilegiato).
>>
>> La conseguenza sarebbe di svuotare di significato empirico qualsiasi
>> misura di posizione (come la si misura operativamente?) e quindi di
>> velocità.
>
> Non vedo per quale motivo si svuoterebbero di significato empirico
> (operativo) le misure di posizione e velocità.

Vedo che non sono riuscito a spiegarmi. Il mio punto NON riguarda la
questione rif. assoluto vs relativo. Riguarda invece il fatto che le
posizioni sono sempre *relative al riferimento scelto*. Anche nel caso
del rif. privilegiato. Ovvero, parlare di riferimento (assoluto o
relativo) implica parlare di un (corpo di) riferimento rispetto a cui
definire le posizioni.

Il motivo per cui sottolineo questo punto apparentemente banale è che
nel caso di un riferimento privilegiato diventa facile scivolare
nell'idea che ci sia un modo di attribuire coordinate a un corpo senza
che ce ne sia neanche un'altro in giro. E da qui è facile passare a
pensare allo spazio fisico come un contenitore vuoto. Questo però lo
trovo un salto nella metafisica. Nel "contenitore", almeno il corpo di
riferimento ci deve stare per poter dare un significato operativo alle
misure di posizione. Tutto qui.

Giorgio
Received on Sat Jan 20 2024 - 09:06:52 CET

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