Am 24.10.2017 um 16:58 schrieb Gianluca:
Quoto fuori ordine perche' mi conviene.
> Torno sconsolato ad occuparmi di questioni di lavoro e metto da parte
> l'ambizione di capirci qualcosa...
Io non mi lascerei scoraggiare cosi'. Non c'e' fretta (per me anche se
il thread dura settimane non e' un problema), e sulla parte del moto
della carica possiamo lavorarci un po' - credo di avere un'idea di come
fare - e capire come funziona. Inoltre (e questo e' il bello di Usenet)
chiunque voglia dire qualcosa puo' intervenire, e in particolare puo'
fare notare se le cose che diciamo sono sbagliate: e di questo
naturalmente ci avvantaggiamo.
Detto questo, alcuni dettagli.
> Il 23/10/2017 22:42, JTS ha scritto:
> > Mi sento abbastanza sicuro che non sono raddrizzate neanche queste, nel
> > senso che non contengono componenti a frequenza zero. Ho letto
> > l'articolo di Wikipedia in inglese
> > (https://en.wikipedia.org/wiki/Single-sideband_modulation) e piu' o meno
> > credo di aver capito come funziona.
> > L'onda elettromagnetica inviata, se ho capito bene, e' a frequenza f0 +
> > delta_f, dove f0 e' la frequenza della portante e delta_f la frequenza
> > del segnale.
> >
> >
>
> In realtà non c'è la portante, ma questo poco importa.
> Vi è certamente una incomprensione nei termini.
> Ho capito cosa intendi tu per onde raddrizzate (presenza di componente E
> ma non B), però non è quello che intendevo io.
No, non intendo questo. Nota che se esiste E variabile, esiste anche B.
> Io intendevo questo: se x è la direzione di propagazione e supponiamo
> che E giaccia nel piano xy, B giacerà nel piano xz
Possiamo semplificare e rendere piu' precisa l'affermazione. Se E giace
lungo la direzione y, B giace lungo la direzione z (devono essere
entrambe perpendicolari alla direzione di propagazione).
> Se ora consideriamo solo la parte E e la disegnamo, possiamo immaginare
> che l'onda si sviluppi sotto e sopra l'asse x
> Puoi anche pensare alla classica sinusoide.
> Ora tolgo la parte inferiore dell'onda (come nel grafico di cui al tuo
> link): quel che risulta è un'onda che ha solo la parte superiore.
> Probabilmente chiamarla raddrizzata è un termine che, per gli addetti ai
> lavori, è completamente senza senso e mi scuso se ti ho fatto perdere
> tempo.
Chiamare raddrizzata l'onda che hai indicata e' giusto, pero'
1) non e' l'onda che viene trasmessa in modulazione SSb (questo lo so
anche senza conoscere i dettagli della modulazione)
2) qualunque sia il grafico, lo hai interpretato male (e questo lo so
anche senza vedere il grafico)
Per vederlo, la cosa migliore IMHO e' pensare un po' piu' astrattamente
e in maniera piu' generale di come hai fatto tu finora. E allo stesso
tempo costruire un esempio semplice del tipo di campo che si ha in
mente, tale che sia possibile scrivere la una formula, che permette di
essere piu' chiari. Quindi lasciare da parte i tipi di modulazione e
concentrarsi sulla forma del campo "onda raddrizzata, con solo la parte
superiore". La scrivo io, direi cosi', dimmi se sei d'accordo e poi
possiamo vedere perche' l'esempio aiuta a capire qualunque tipo di
modulazione.
E = E0*(1 + cos(\omega * t))
Il primo passo IMHO e' convincersi che questo e' il tipo di onda che tu
pensi venga trasmessa. In caso di dubbi ... fare un grafico aiuta (anche
se in questo caso l'andamento si capisce subito).
Fatto questo passo, gli altri seguiranno (fra i vari passi, capire
perche' l'esempio cosi' semplice e' sufficientemente generale).
> >
> >> (posto comunque che non possono generare moto netto perché, come
> >> osservato da Giorgio Bibbiani, la variazione di flusso del campo
> >> magnetico si oppone alla variazione del campo elettrico).
> >>
> > >
> > Questo devo dire che non riesco a capirlo e sospetto che sia sbagliato,
> > ma forse Giorgio Bibbiani fa piu' in fretta di me a orientarcisi.
>
> Chiarisco.
> Tutto nasce dalla domanda: come si comporta una carica q(+/-) sottoposta
> ad un campo elettromagnetico?
> Risposta: è sottoposta alla forza di Lorentz F=q(E+vxB) che agisce su di
> essa e la muove.
>
> Osservazione: la parte qE di F dice che la carica q si allontana (o si
> avvicina) in relazione al segno della carica e del campo E mentre la
> parte vxB genera una forza ortogonale allo spostamento.
>
> A me interessa capire se riesco a spostarla solo in un senso (ad
> allontanarla, in particolare) modulando opportunamente l'onda
> elettromagnetica.
Credo che anche qui ci possiamo arrivare ma sono necessari vari passi,
la cosa piu' semplice IMHO e' scrivere l'equazione del moto e
risolverla, magari all'inizio fingendo che solo il campo elettrico
agisca sulla carica. E' piu' facile secondo me risolvere l'equazione
prima e ragionare sulla soluzione dopo che cercare di arrivare alla
soluzione ragionando (il campo spinge li', la carica va qui ecc.).
Received on Tue Oct 24 2017 - 20:43:20 CEST