Re: corpo nero

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Fri, 24 Jan 2014 21:17:51 +0100

Soviet_Mario ha scritto:
> Il principio di Rydberg (nessuno ha rettificato, ergo forse
> la citazione non era errata) afferma la capacità POTENZIALE,
> di emettere/assorbire le stesse frequenze.
> Ma poi è il salto termico a determinare i flussi quantitativi.
L'avevo detto che non ho tempo...
Ma se proprio ci tieni, no: è un teorema di Kirchhoff (~1860) .E' uno
dei più bei risultati della fisica dell'800, stabilito per via
puramente termodinamica, senza neppure fare ipotesi sulla natura della
radiazione.
A K. si deve anche il concetto di /corpo nero/: quello che è
completamente assorbente.
Nonché l'idea della cavità come sede della rad. "nera", a prescindere
dalla natura delle pareti, e l'idae che un forellino nella parete della
cavità si comporta come corpo nero.
Molti anni dopo (fine '800) Lummer e Pringsheim, se ricordo bene,
realizzarono proprio corpi neri fatti in quel modo, con cui eseguirono
misure accurate sulla distribuzione spettrale in funzione di frequenza
e temperatura.

Non mi piace la capacità /potenziale/.
Una superficie (diciamo solida) emette *realmente*, non potenzialmente.
E assorbe se gli arriva sopra radiazione.

Ci sarebbero tante altre cose da precisare, per es. se e perché le
stelle siano o no corpi neri...
Ma non posso.

Aleph ha scritto:
> Sono partito dalla formula della radianza in funzione della lunghezza
> d'onda:
>
> I(l) = (2*pi*c/l^4)*[exp(-hc/l*k*T) (1)
>
> che in unità SI dà il numero di fotoni emessi per secondo, per m^2,
> per m.
Alcune precisazioni.
1) Tu lo sai benissimo, ma altri no: quella non è la formula di Planck,
ma l'approssimazione per alte frequenze (corte l. d'onda).
Perfettamente adeguata al nostro caso, ma era il caso di dirlo.
2) La formula dà il numero di fotoni, è vero; quindi non la chiamare
"radianza", che misura l'*energia* emessa.
3) Perché "in unità SI"? Quella va bene per qualunque sistema di unità.
Finché non specifichi le costanti...
4) Non una precisazione ma un'opinione: usare "l" minuscola è
sconsigliabile, perché molto spesso si confonde con "1".
5) Ancora: lascia perdere gli angstrom, che sono in disuso: usa i nm,
col che tra l'altro risparmi una cifra :-)

I conti non li ho controllati, ma quello che trovi mi sembra plausibile.
E' sempre difficile immaginare quanto pesa un'esponenziale...
              

-- 
Elio Fabri
Received on Fri Jan 24 2014 - 21:17:51 CET

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