Il 27/01/2014 22:53, cdalcin_at_libero.it ha scritto:
> Mi chiedo allora, se il campo elettrico dovuto alla presenza di un
> magnete in moto può essere ricondotto a un campo generato da cariche
> elettriche, perchè tale campo non è necessariamente conservativo?
Anche questa domanda e' molto profonda per un liceale. Sei sicuro di
essere uno studente di liceo? :-)
La risposta sta nell'equazione di Maxwell nota come "Legge di Faraday":
in forma differenziale
Rot E = -_at_B/_at_t
(ma va bene anche quella nella forma integrale).
Il rotore di E risulta nullo (che equivale a "il campo E e'
conservativo") solo se le cariche sono ferme o, nel loro moto, "si
sostituiscono l'una con l'altra", in modo che in ogni punto dove e'
presente una corrente questa corrente si mantenga stazionaria: che e'
cio' che accade, con ottima approssimazione, in un conduttore fermo
percorso da corrente (con ottima approssimazione perche' le
disomogeneita' microscopiche hanno le dimensioni delle distanze fra gli
elettroni), e per le "correnti superficiali equivalenti" di un magnete
fermo.
In questo modo, B rimane ovunque lo stesso e _at_B/_at_t e' nullo. Ma se il
conduttore e' in movimento, almeno in qualche punto, anche
ortogonalmente al suo asse, le cariche non "si sostituiscono" ovunque,
le correnti variano, in generale B varia nel tempo ed E non e'
conservativo.
Stesso discorso per le correnti equivalenti di un magnete.
> Nell'esempio del filo infinito percorso da corrente propostomi da
> Elio, il campo E' in S' è conserativo. Perche nel caso della spira
> non lo è più?
Ecco: se v di S' e' parallela al filo infinito, la corrente si mantiene
stazionaria anche in S'. Ma in una spira in moto, in qualche punto v
deve avere una componente ortogonale al filo.
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TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Thu Jan 30 2014 - 01:42:14 CET