Re: Due domande sul determinismo di Laplace
"Elio Fabri" <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto nel messaggio
news:bkvsvoFp0tvU5_at_mid.individual.net...
>> ...
>> per prendersi gioco di quel metafisico e contraddittorio diavoletto
>> non occorre neppure che nasca un nuovo Manzoni; basta la logica di
>> Odifreddi, in questo contesto rigorosamente aristotelica.
>> ...
> Premetto che non riesco ad appassionarmi a questo tipo di giochi, e
> faccio perfino fatica a seguirli.
Va bene, ne prendo atto. Devo allora ringraziarti per la pazienza di avermi
almeno letto.
Se ne hai altrettanta (o forse un po' di piu')... ho appena inviato una
risposta a Persio, in cui chiarisco piu' ampiamente natura e termini della
questione. Ma non pretendo. Piuttosto mi preme ribadire anche a te (non so,
non ho appurato se fai parte della moderazione di questo gruppo) che se
queste "incursioni" filosofiche in questo ng di fisica non interessano per
nulla o addirittura risultano fastidiose, basta dirlo e io invitero' i miei
rarissimi interlocutori:-) a trasferire la discussione su icfm, il ng di
filosofia che e' il mio di provenienza.
> Ma comunque mi pare che la "logica" non sia affatto ineccepibile.
>
>> ...
>> Poiche' la contraddizione rimane comunque, per risolverla sembrano
>> possibili tre sole strade: o uno dei due princi'pi non e' razionale, o
>> il gioco stesso e' impossibile.
> Ecco già il difetto logico: esiste infatti una quarta strada: che
> l'esposizione del paradosso contenga qualche errore.
> Ed è proprio quello che penso.
Non e' escluso, ma quale errore? Bisognerebbe trovarlo, perche' il fatto che
il gioco sia impossibile non implica certo che cio' sia dovuto ad un errore
logico. Abbiamo una vasta gamma di "giochi impossibili", cioe' di paradossi
logici, matematici, semantici... che non presentano alcun errore logico.
Personalmente penso che quello di Newcomb, nell'interpretazione datane da
Odifreddi, sia uno di questi. Pero' se tu individui un errore logico (non
un'impasse della logica, che non equiparabile ad un errore logico) io,
che sono un cultore di paradossi, ti saro' grato se me lo segnali.
> Ma prima un'obiezione più filosofica.
>> 3) Dire infine che il gioco e' impossibile, significa semplicemente
>> negare la preveggenza.
> Nelle ipotesi del "vostro" gioco, se si parla di preveggenza si deve
> intendere che questa possa essere un fenomeno fisico, che può
> empiricamente realizzarsi o no.
> Non importa esaminare quali altre implicazioni potrebbe avere sul resto
> del mondo fisico l'esistenza di esseri dotati di questa capacità.
> Mi preme invece sottolineare che la loro esistenza, o l'opposto, sono
> fatti *empirici*, e non accetto che si possa decidere per l'una o per
> l'altra alternativa sulla base di un puro ragionamento.
> Se in base a un qualche ragionamento a me sembrasse di poter arrivare
> a una simile conclusione, ne concluderei solo in un modo: nel mio
> ragionamento ho infilato (senza accorgermene) un presupposto erroneo o
> contraddittorio.
> Insomma, ho fatto un ragionamento *sbagliato*.
Non vorrei abusare troppo della tua pazienza ripetendo tutto quello che ho
gia' detto a Persio.
Mi limito a dire che non stenterei a concordare con te, qualora mi dicessi
che sono i fatti empirici il punto sia di partenza che di arrivo di un
ragionamento che pretenda di avere un valore scientifico. Ti faccio tuttavia
notare che l'inosservanza di questo, che dovrebbe essere il principio
basilare del sapere scientifico, e' proprio il "vizio" che affligge
l'ipotesi del determinismo assoluto di Laplace e contro il quale si appunta
la mia critica, prendendo spunto dall'arcinota citazione riportata da
"multivac85". Ovviamente non e' in discussione l'esistenza o meno di
metafisici diavoletti o spiritelli vari, che sono solo finzioni in funzione
discorsiva, ma l'ipotesi di Laplace, che egli sa bene essere ipotesi
praticamente irrealizzabile, ma che tuttavia, come idealita' di ipotesi,
ritiene sostenibile logicamente. Di tale ipotesi il fisico si libera
abbastanza facilmente dimostrandone l'impossibilita' pratica, ma dal punto
di vista logico? No, non e' sostenibile neppure come ipotesi puramente
logica. Dimostrare questo si puo' fare solo con l'esercizio della logica
pura ed e' cio' che ho cercato di fare. Del resto neppure questo puro
esercizio di logica e' del tutto estraneo al sapere scientifico. Un'ipotesi,
ma molto piu' in generale una teoria scientifica, puo' apparire priva di
contraddizioni interne e tuttavia essere falsificata dal riscontro empirico,
che e' l'ultima istanza della sua validita'. Ma se tale teoria presenta
contraddizioni logiche al suo interno, allora e' falsificata logicamente,
senza necessita' di un riscontro empirico.
Ti ringrazio della chiacchierata e ti saluto,
Loris
Received on Fri Jan 31 2014 - 14:10:02 CET
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