Re: L'aerodinamica dei dischi volanti

From: cometa_luminosa <alberto.rasa_at_virgilio.it>
Date: Sat, 8 Feb 2014 09:07:32 -0800 (PST)

Il giorno giovedì 6 febbraio 2014 18:33:32 UTC+1, Soviet_Mario ha scritto:
> Il 06/02/2014 13.00, BlueRay ha scritto:
>
> > E per quale motivo i motori a fotoni dovrebbero essere piu' "reattivi"?
>
> in realtà ricordo un documentario di Carl (o Karl boh) Segan
> (o Sagan ? boh) :-)
>
Carl Sagan.
>
> in cui esaminava vari motori, facendo un
> po' di chiarezza tra la fonte dell'energia e la sorgente
> dell'impulso. Ad es. diceva che presumibilmente la massima
> densità energetica della sorgente energetica sarebbe
> qualcosa basato sull'antimateria, utopisticamente, e sulla
> fusione, realisticamente.
>
Forse lo ha detto negli anni 70'. Fosse ancora in vita forse direbbe che sono utopistiche entrambe :-)
>
> Ma poi l'impulso nascerebbe da altre scelte, ad es. gas
> caldi o plasmi variamente accelerati (ad es. magneticamente
> come per gli MHD o per surriscaldamento diretto nel caso
> della fusione dell'idrogeno).
> Diceva che il motore "a luce", ossia che non espelle
> materia, è quello dotato del minore spunto
>
"Spunto"? Intendi la coppia a bassi regimi in quinta? :-)
Cos'e' lo "spunto" in un motore di un'astronave?
Forse intendi "spinta".
>
> ma della massima
> velocità asintoticamente raggiungibile,
>

Questo non mi e' chiaro, anche se mi sembra vagamente di averlo gia' letto da qualche parte: a me sembra che il problema con un motore a getto di materia sia il fatto che ad un certo punto non hai piu' materia da espellere, mentre con un motore a fotoni ti basta avere l'energia.
>
> diversamente da un motore che emette particelle, che non può accelerare il
> mezzo oltre la velocità media di eiezione delle stesse
>



Ecco e' proprio questo che non mi torna: la spinta vale u*m'(t) (equazione non relativistica) dove u e' la velocita' di espulsione della materia rispetto al razzo/astronave e m' e' la derivata temporale della massa di materia espulsa; se il motore continua a funzionare allo stesso modo, la spinta e' sempre la stessa, non dipende dalla velocita' dell'astronave quindi non vedo perche' non possa continuare ad accelerare indefinitamente avvicinandoci a c.
>
> Anche i motori a luce passivi (le vele solari, aquiloni o
> come li si vuole chiamare) soffrirebbero dello stesso
> problema : accelerazioni molto basse (per flussi di
> radiazioni ragionevoli e sostenibili dai materiali), ma
> limite estremo di velocità più elevato di ogni altra
> propulsione "materiale".
>
Si, ma questo proprio perche' la spinta puo' essere mantenuta per grandissimo tempo, a differenza dei motori ad espulsione di materia.
Ciao.

--
cometa_luminosa
Received on Sat Feb 08 2014 - 18:07:32 CET

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