Re: Fisica e Filosofia di Heisenberg <8d187cdb-d015-4a86-8001-f094d6419590@googlegroups.com> <ldfaqp$bc9$1@speranza.aioe.org> <45d39c8d-d032-4ba8-aa70-f3fbf29930c3@googlegroups.com> <BtkLu.21975$Th2.10060@tornado.fastwebnet.it> <ldm4d8$tnt$1@speranza.aioe.org>

From: Omega <omega_at_NOyahoo.it>
Date: Tue, 18 Feb 2014 10:46:06 +0100

Giorgio Pastore
> Omega
>
>> ...
>
> C'e' buona e cattiva divulgazione. Di basso e di alto livello. Oggi
> come nel 1958.

Condivido al 100%


>> ... pensare che la fisica sia così super partes e cristallina da
>> situarsi in un mondo platonico è del tutto irrealistico, per così
>> dire nietzschianamente oltreumano (ossia ingenuo). Di ideologia è
>> intriso tutto, dalle persone ai gruppi alle teorie alle tecnologie:
>> è solo questione di individuarla sotto i vari altari apparentemente
>> di pietra che le varie accademie e i vari club culturali
>> ostentano.
>
> Quello che dici non e' uno novita' per chi ha l' eta' per aver potuto
> seguire il dibattito (molto vivo) negli anni settanta su questi
> temi. Magari oggi andrebbe tolta un po' di polvere su questo fronte.
> Ma una distinzione non banalizzante tra contenuti con riscontro nella
> realta' e sovrastrutture culturali richiederebbe un mix di competenze
> non facili da trovare. Finche' i filosofi professionisti non
> cominceranno a studiare per davvero la fisica moderna temo che
> occorrera' attendere.

O finché i fisici professionisti non cominceranno a studiare per davvero
la filosofia (antica e moderna: Heisenberg su Cartesio e su Kant dice
cose che non hanno un vero sostegno nei loro scritti; es. su res-extensa
e res-cogitans dice cose non corrette, dimenticando che questa
distinzione nientemeno ha fatto piazza pulita della dipendenza della
scienza dalla teologia! e che il fine era solo questo, come si rileva
dall'insieme dei suoi scritti), e finché non si rinuncerà a pensare che
il pensiero fisico ha ormai sostituito quello filosofico.

La definizione infine per lo scritto di Heisenberg in questione - salvo
particolari su cui scriverò delle considerazioni che mi sembrano
doverose se la lettura non è frettolosa, - non può essere né che è un
libro "tecnico" (e dichiara da sé di non esserlo) né che è un libro
divulgativo (e non dichiara di esserlo, anche se l'introduzione altrui
lo dichiara erroneamente), ma è la riflessione di un fisico
professionista il quale si rende conto che il mondo, in particolare
quello del pensiero - non è riducibile alla forma e alla sostanza
proprie della fisica. E, ripeto, quella riflessione a mio parere punta a
qualcosa che va al di là della fisica e della filosofia intese in senso
scolastico.

> Giorgio

Omega
Received on Tue Feb 18 2014 - 10:46:06 CET

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