"Omega" ha scritto nel messaggio
news:DLqTu.26434$Th2.5659_at_tornado.fastwebnet.it...
>>
>> Allo scopo di fornire delle spiegazioni ad alcuni misteri della fisica,
>> alternative e, fino a "prova contraria", più ragionevoli di quelle della
>> fisica “ufficiale”, ho ipotizzato l’Universo come un’immensa sfera
>> composta da particelle d'etere, che si sta espandendo "tirata" dal
>> vuoto assoluto infinito che la circonda. Pertanto non sarebbero
>> l’energia e la materia oscure a far espandere l’Universo ed a far
>> allontanare le galassie e le stelle tra di loro, ma l'influenza del
>> vuoto assoluto sull'etere.
>Il 'vuoto assoluto' che cosa sarebbe? Il nulla?
>Ma il nulla non esiste, essendo appunto nulla.
L'affermazione "il nulla non esiste", a mio parere, significa che qualcosa
esiste, perché due negazioni equivalgono ad un'affermazione.
Quindi, almeno a mio parere, sarebbe più corretto affermare che "non esiste
alcuna cosa".
Ma se non esistesse alcuna cosa, non ci sarebbe per forza il vuoto assoluto
infinito?
Perché se il "nulla" (come non esistenza di alcuna cosa) non fosse il vuoto
assoluto infinito, dovrebbe per forza essere qualcosa, ma se fosse qualcosa
non sarebbe più il "nulla".
In effetti il vuoto assoluto infinito è l'unica "roba" che mi spiegherei
ragionevolmente.
Ma ad un certo momento, è "nato" inspiegabilmente qualcosa, e cioè
l'Universo.
Ma come ha fatto a "nascere" questo qualcosa?
Probabilmente questa domanda rimarrà senza una ragionevole risposta per
sempre, a meno che non si abbia fede e non si creda che sia stato Dio a
creare l'Universo.
Comunque questo Universo esiste e dobbiamo prenderne atto, anche senza
spiegarci come possa essere nato.
Quindi si tratta di ipotizzare il meglio possibile, cosa possa essere e come
possa funzionare, in base alle osservazioni e ai ragionamenti che il nostro
cervello umano ci consente di fare.
O meglio, per quanto mi riguarda, in base alle mie poche conosenze ed ai
ragionamenti che il mio povero cervello mi consente di fare.
>Tu stai immaginando una sorta di universo euclideo "vuoto" in senso
>"assoluto", in cui cioè non esiste niente. Che è un paradosso perché se non
>c'è niente non ha neanche dimensioni, ossia appunto non c'è.
Io ho ipotizzato che nel vuoto assoluto infinito ad un certo momento abbia
iniziato ad espandersi una sfera (pur non sapendo come sia "nata") formata
da un'infinità di particelle d'etere estremamente compresse, e che una parte
di esse sia poi andata a formare le particelle elementari, e poi queste
abbiano formato i componenti della materia (protoni, neutroni, elettroni), e
poi gli atomi, e poi le mollecole, e poi ... tutto il resto.
Quindi ora avremmo una sfera di particelle d'etere in espansione e che è
finita, circondata dal vuoto assoluto che è infinito.
Ed ho ipotizzato che questa sfera di particelle d'etere, si stia espandendo
a causa del tiraggio del vuoto infinito, e che sia questo tiraggio ad
influire sulla densità delle particelle d'etere, le quali influirebbero
sugli oggetti celesti.
Quindi non immagino "una sorta di universo euclideo vuoto in senso
assoluto", ma un Universo pieno di particelle d'etere, in espansione a causa
del "tiraggio" del vuoto assoluto infinito.
>Comunque alla fine hai indirettamente riproposto il vero problema
>irrisolto, che è quello dei limiti dell'universo. Dove finisce, se finisce.
>E se finisce in che cosa consiste il suo confine, e oltre il confine che
>cosa c'è.
In effetti questa è una delle domande che mi sono posto nello svilluppare la
mia ipotesi, ed alla quale ho dato questa mia risposta: dove finisce
l'Universo, perché finisce, inizia il vuoto assoluto infinito.
Comunque io spero che tu trovi il tempo e la pazienza (perché non sono bravo
a scrivere) di leggere la pagina del mio sito:
http://www.trecimedilavaredo.eu/Universo-di-etere.htm
e di espormi le tue osservazioni, critiche, ecc..
Ciao.
Dino
Received on Tue Mar 11 2014 - 15:56:44 CET